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Discarica Falcognana: presentato un esposto anche al Garante della Concorrenza

Matilde Spadaro ha presentato un esposto al Garante della Concorrenza, per chiedere chiarimenti procedurali. Spadaro "La soluzione di Falcognana è di una superficialità da lasciar basiti"

Grazie all’intervento del Comitato Verde Urbano e della sua portavoce Matilde Spadaro, anche il garante della concorrenza, attraverso un esposto, è stato coinvolto nella vicenda legata alla discarica di Falcognana.

“Abbiamo chiesto chiarimenti sugli aspetti procedimentali e abbiamo rilanciato rivolgendosi anche alle sedi europee competenti. Articolato in quattro punti l’esposto mira a sottolineare la necessità di analizzare sotto il punto di vista contabile e della concorrenza la questione. In particolare si chiede di analizzare la provenienza della segnalazione iniziale, la necessità di evitare un ulteriore monopolio nella gestione dei rifiuti, la questione relativa alla trattativa privata per le possibili peggiori ricadute sul fronte della finanza pubblica nonché la verifica dell’esistenza della certificazione antimafia". 

"Soprattutto ora che c’è un’indagine della Guardia di Finanza in atto – spiega Spadaro – ritengo che sia più che doveroso considerare questi aspetti. In aggiunta a ciò mi preme considerare come sinora le istituzioni non sono state a più livelli simbolo della volontà di approfondire la questione. Anzi, tutt’altro. Infatti la mancanza di Stir provinciali (ovvero di Stabilimenti di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti ndr) dettata forse da chi ha voluto manovrare indisturbato in questi anni, ha causato una falla gigantesca nel sistema dei rifiuti per la città di Roma. Se si fosse agito prima e soprattutto se anche in questi ultimi mesi e settimane si fosse agito con maggior attenzione, si sarebbe potuto evitare il balletto e si sarebbero potute evitare preoccupazioni e timori a tanti cittadini. La soluzione di Falcognana  - valuta Spadaro - è stata sottoposta con tale superficialità da lasciar basiti. A questo punto bisogna iniziare a chiudere velocemente questa brutta pagina accantonando per sempre l’ipotesi di Falcognana e lavorando tutti insieme all’unica vera soluzione alternativa, ovvero quella di inviare i rifiuti all’estero nell’attesa di lavorare alla chiusura reale del ciclo dei rifiuti della città di Roma". 

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