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Falcognana: riprende l'offensiva legale del Coordinamento No Discarica

Integrato un esposto e fatto uno ex novo al NOE per la tutela ambientale dell’area. Avvocato Canale:“Ogni opera modificativa deve essere sottoposta alla preventiva compatibilità paesaggistica”

La battaglia dei residenti per impedire l’apertura di una discarica a Falcognana, dalla piazza si sposta nelle aule di tribunale, per merito del Coordinamento No Discariche No Inceneritori Municipio IX e Pomezia.

GLI ESPOSTI PRESENTATI - “Grazie all’aiuto del nostro legale, avv. Carla Canale, abbiamo presentato l’integrazione del nostro esposto  in procura, battendo l’accento sulle violazioni di legge ed eccesso di potere circa l'esercizio dei poteri Commissariali, sull'irregolarità dell’affido diretto,  senza passare per una gara pubblica, nonostante il parere contrario dell’Avvocatura Generale dello Stato in casi analoghi (Corcolle), nonché la poca chiarezza sui personaggi cui è riconducibile Ecofer Ambiente s.r.l., il tutto in spregio all’art 38 del Codice degli appalti, nonché  sui mancati pareri richiesti al MIBAC, e sulla variante relativa ai codici CER”, dichiara Massimo Falco, Presidente del Coordinamento No discariche No inceneritori Municipio IX e Pomezia.

IL NOE DEI CARABINIERI - Nel merito, l’azione legale è stata spiegata dallo stesso avvocato Carla Canale:“Si è ritenuto opportuno attivare anche il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, la Forestale ed la Polizia Locale di Roma Capitale IX Gruppo per avere contezza delle opere di sbancamento e realizzazione, presumibilmente del terzo invaso, che si stanno effettuando in questi giorni - dichiara l’avv. Canale – infatti per stessa ammissione del  Ministro On.le Orlando, al fine di tutelare il rispetto del paesaggio, ogni opera modificativa deve essere sottoposta alla preventiva valutazione di compatibilità paesaggistica, alla stregua dei valori tutelati e definiti dal vincolo Bondi apposto nel 2010, cosa che nel caso in esame non sembra essere avvenuta”.

LA DISTANZA DA CIAMPINO - C’è un altro aspetto, poi, sulla cui liceità l’avvocato Canale e di conseguenza tutto il Coordinamento, si è voluto concentrare. “ Nel corso dell'incontro in Regione dello scorso 12 agosto 2013 ci è stato negata da parte dei rappresentanti dell'Ass.re Civita la necessità del coinvolgimento dell'Enac, ma francamente non vediamo come si possa escludere. La modifica della discarica esistente non può non coinvolgere il detto Ente, considerata la natura dei rifiuti che si andranno a conferire ed  i regolamenti internazionali, a cui ENAC si attiene, che indicano in 13 km la distanza dal sedime aeroportuale quale limite consigliato per l’insediamento di attività di smaltimento, e  Falcognana si trova a soli 4,7 km dall’aeroporto di Ciampino”.

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