La notizia della sospensione dei lavori, era attesa da giorni. La recente dichiarazione del MIBAC relativamente alla natura abusiva delle operazioni di scavo nel terzo invaso, non era infatti servita a bloccare i camion e le ruspe. Da giorni, quindi, si attendeva il provvedimento oggi ratificato alla Ecofer.

IL PARERE LEGALE - “Siamo contenti della notizia dell’ordinanza di sospensione dei lavori notificata alla Ecofer Ambiente s.r.l., speriamo che al più presto si dia seguito con il sequestro. La nostra diffida inoltrata lo scorso lunedì 3 dicembre era ed è finalizzata a far si che si compiano tutti gli atti necessari a mettere la parola fine sulla discarica di Falcognana ” scrive in una nota Massimo Falco, Presidente del Coordinamento No Discariche No inceneritori del Municipio IX e Pomezia. Gli fa eco il legale del Coordinamento, l’avvocato Canale: “Tutti i passi fin qui fatti mirano in un’unica direzione : scongiurare l’ipotesi di discarica dei rifiuti di Roma a Falcognana e verificare la regolarità delle autorizzazioni del sito sino ad oggi in essere, e gestito dalla Ecofer Ambiente s.r.l. Siamo fiduciosi che al più presto venga disposto il sequestro. E’ noto, infatti, che per l'adozione del sequestro preventivo non è necessario che sussistano indizi di colpevolezza nei confronti di una determinata persona, ma è sufficiente che esistano elementi tali da far configurare l'esistenza di un reato e ritenere la relazione necessaria fra la cosa oggetto del sequestro ed il reato stesso”.

IL RICHIAMO AL SINDACO - Soddisfazione viene espressa anche dal Comitato Decoro Urbano, nella persona di Matilde Spadaro: “'Un primo passo e stato compiuto oggi ,  ma chiediamo ulteriore chiarezza. E la chiediamo al primo cittadino. Abbiamo consegnato ieri una missiva con la richiesta specifica di garanzie in merito al sequestro ed ora attendiamo una risposta ufficiale. In questo caso il Sindaco di Roma a mio dire  - valuta l’ex Consigliera Municipale - deve sostenere il provvedimento posto in essere e tutte gli eventuali passi conseguenti  che ne deriveranno, perché di fatto in questa situazione non vanno fatti due pesi e due misure ma anzi vanno date garanzie a tutti, in primis ai cittadini che in questi mesi hanno, col lavoro quotidiano, dimostrato che l'area è sotto vincolo dandone comunicazione agli enti”.

LE VERIFICHE RICHIESTE - Da ultimo, ma non per ultimo, registriamo la nota diramata dal Presidio No Discarica Divino Amore. “La notifica della sospensione dei lavori nel terzo invaso della Ecofer è il risultato della costante pressione dei cittadini e del ruolo istituzionale svolto dal direttivo del Presidio. Più volte abbiamo bloccato l'Ardeatina perché preoccupati dai rilevanti movimenti terra che si svolgevano all'interno del sito. Eravamo quindi nel giusto diritto nel chiedere le verifiche. "Verifiche - continua il Presidio - richieste peraltro dal consigliere del Municipio IX Alessandro Lepidini che hanno determinato il sopralluogo di ottobre e la odierna sospensione dei lavori".

LA DIFESA DELL'AGRO ROMANO - "Il Presidio non si fermerà qui – leggiamo ancora nella nota inoltrataci -  perché quello che ormai chiediamo da tempo è la chiusura e la bonifica del sito della Ecofer, le cui attività si sono svolte indisturbate per anni, malgrado l'ormai evidente illegittimità delle stesse in contrasto con la disciplina vincolistica introdotta dal cosiddetto decreto Bondi del 25 gennaio 2010. E' tempo - conclude il comunicato del Presidio - di chiudere la pagina del profitto a tutti i costi ai danni delle comunità locale e dell'ecosistema perché, come abbiamo dimostrato in 4 mesi di lotta e di presidio permanente, non siamo, né mai saremo disposti, a transigere su beni che intendiamo conservare per noi e per le generazioni a venire".