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Santa Rita: vincono i residenti

Si è concluso una disputa trentennale sull’agognata struttura di Fonte Meravigliosa. Il Consiglio di stato ribadisce il verdetto del Tar Lazio. Lo stabile va al Comune e finalmente potrà diventare un polo aggregativo

Un contenzioso lunghissimo. Un braccio di ferro estenuante, tra il Comune ed il Consorzio “la Fonte Meravigliosa”, avente per oggetto l’edificio più ambito del quadrante: villa S. Rita. Un edificio d’importanza strategica, poiché è anche l’unico in grado di soddisfare le istanze dei residenti, che chiedono un centro aggregativo nel quartiere. E, d’altra parte, la villa, era considerata a destinazione pubblica, come  un servizio pubblico primario. “L’attesa è stata lunga, circa 30 anni. Ma oggi, dopo tre anni di duro lavoro a fianco del Comune di Roma , il Comitato di quartiere di Vigna Murata ottiene un altro risultato, e con esso tutta la cittadinanza – ricorda l’Avvocato Carla Canale che di quel CdQ è Presidente .

La sentenza dirimente. “Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 28 del 20.7.2012 ha confermato in toto la sentenza del Tar Lazio, dando ragione al Comune di Roma sulla possibilità di acquisizione al patrimonio comunale del Santa Rita”  prosegue l’Avv Canale -  Il quartiere, avrà così finalmente il luogo deputato alla socialità, mancante sin dai tempi della sua fondazione, con conseguente grosso beneficio per l’intera cittadinanza. Il Cdq d’altronde  vigilerà su tutte le fasi che atterranno al cambiamento tanto atteso, così come sin ora ha fatto per spingere il Comune ad intraprendere l’azione giudiziaria nei confronti del Consorzio ed a supportare l’amministrazione in giudizio per ottenere il bene. La sinergia e collaborazione, nonché il rispetto reciproco  che si è costituito con l’Amministrazione ha reso possibile costruire e raggiungere risultati importanti per la collettività” fa notare il Presidente del CdQ Vigna Murata.

L'edificio torna al Comune. Una vittoria importante, quella di oggi. Ascrivibile al Comitato di Quartiere ed alla lunga battaglia sin qui condotta. Ma è una giornata importante soprattutto per la collettività, che grazie al Consiglio di Stato, potrà finalmente disporre di un luogo deputato ai servizi sociali e particolarmente alle attività aggregative. I 1000 mq di Villa S. Rita, con i suoi quasi 4mila mq di giardino, sarà a servizio della collettività. Come doveva essere già dall’ 87, ma fino ad oggi, non è mai stato.

“L’udienza definitiva verrà presto fissata dal Tar Lazio ed in quella data, esperiti gli ultimi controlli, finalmente l’edificio entrerà a far parte del patrimonio comunale, come anche – conclude Canale - le aree verdi di Prato Smeraldo, presto annesse al patrimonio comunale”.
 

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