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Spinaceto: la Protezione Civile rivendica l’Urban Center

Sottoutilizzato per carenza di personale, l'Urban Center viene parzialmente adoperato da un'associazione di Protezione Civile che vi distribuisce prodotti alimentari. Ma serve più spazio

Ne avevamo parlato pochi giorni fa. Ed avevamo denunciato lo stato di scarso impiego ed incipiente abbandono, che caratterizza i locali di Largo Cannella, il centro polifunzionale di Spinaceto, mai attivato.
Tra gli spazi meno utilizzati, avevamo segnalato anche quelli dati in concessione al Municipio e particolarmente l’Urban Center, impegnato parzialmente nell’attività di Banco Alimentare.

Camelot Him tra Protezione Civile e Banco Alimentare. Un servizio svolto dall’Associazione Camelot Him che sabato scorso, nel parco di via Frignani, ha allestito un’esercitazione, con il fine dichiarato d'incontrare il maggior numero possibile di residenti. “Camelot  é un’associazione nata nel ‘98 per dare un aiuto ai bambini, tanto sul piano psicologico che su quello materiale. Strada facendo si è trasformata in un’associazione di Protezione Civile – ci spiega Ugo Gentile, ex alpino e Presidente dell’associazione - ottenendo l’iscrizione da parte del Dipartimento Nazionale e da parte del Dipartimento della Regione come associazione specialistica di Protezione Civile, a cui dedichiamo  il 70% del nostro tempo. Il rimanente 30 è riservato ad un’unica attività di progetto sociale che è il Banco Alimentare di Largo Cannella, attivato per assistere le famiglie bisognose sul territorio”.

Distribuzione generi alimentari. In cosa consista la distribuzione di generi alimentari a Spinaceto, è presto detto. “ Si tratta di un’iniziativa pensata per andare incontro alle esigenze delle famiglie che ne fanno richiesta. Da un punto di vista operativo – spiega Ugo Gentile- ci si iscrive ai servizi sociali che hanno il compito di certificare le necessità di queste persone che domandano assistenza. Dopodiché vengono mandate da noi, in forma del tutto anonima, per poter ottenere il sostentamento alimentare. Per quanto ci riguarda facciamo due operazioni di scarico a settimana ed altrettante  distribuzioni dei generi alimentari.
I prodotti di cui è possibile approvvigionarsi sono tantissimi, grazie ad una serie di convenzioni attivate “Le persone che si avvicinano al Banco Alimentare ricevono di tutto, a partire dalla carne, per finire con il pesce, passando per formaggi e salumi, pasta, pelati, olio, latte, biscotti. E questo è possibile – fa notare sempre il Presidente di Camelot – grazie ad una serie di convenzioni, attivate sia con l’Unione Europea, che attraverso il recupero delle eccedenze industriali e di quelle del territorio,  raccolte prendendole dalla grande distribuzione organizzata, attraverso una rete chiamata siticibo”.
L’attività di Camelot, che impegna a tempo pieno tutta la famiglia Gentile e che vanta il contributo operativo d’ una decina di volontari, è quindi duplice. Da una parte c’è l’arrività del Banco Alimentare, dall’altra la Protezione Civile. Chi si fosse recato, lo scorso sabato, nel parco di via Frignani, avrà notato certamente la presenza d’un paio di pick up, di altrettante tende da campo, d'un gazebo e di una teleferica, particolarmente apprezzata dai bambini accorsi.

L'attività sul territorio. L’obiettivo delle manifestazione, è più che esplicito: incontrare i residenti. Per far sapere loro dell’esistenza del Banco Alimentare e contestualmente per far notare alle istituzioni, specie quelle municipali,che qualcuno l’Urban Center già lo sta utilizzando, nonostante le tante difficoltà anche di ordine burocratico.
“L’associazione Camelot,  presente su questo territorio, con la giornata di oggi – chiariva Ugo Gentile lo scorso sabato - ha deciso di far vedere alla popolazione che esiste un’associazione di Protezione Civile e che si trova a Largo Cannella – a circa 50 metri dal parco di via Frignani - negli spazi dell’Urban Center, parte del quale ci è stato assegnato grazie ad una convenzione  col Municipio 12. E proprio all’istituzione di prossimità che Camelot rivolge un appello “Noi chiediamo all’amministrazione municipale di allargare gli spazi a nostra disposizione, visto che abbiamo aumentato il numero delle persone assistite. Siamo partiti da 48 famiglie e siamo arrivati a 101, pertanto con una media di 4 persone a nucleo famigliare, dovremmo stare sulle 400 persone raggiunte, da Santa Palomba Fino a Spinaceto, a copertura di tutto il territorio”.

Richiesti più locali dell'Urban Center. E per farlo, hanno bisogno di più spazi, per immagazzinare le derrate alimentari, distribuirle e coordinarne il lavoro. Spazi che ci sarebbero, poiché più della metà dell’Urban Center non è utilizzato. Ma che, per ora, non si riesce a capire che destinazione avranno. Probabilmente resteranno inutilizzati, come ci spiegava il Presidente del Consiglio Municipale Marco Cacciotti, “perché non ci sono le risorse per assumere del personale, che espleti funzioni istituzionali”. Nel frattempo, però, due volte a settimana Camelot raccoglie e distribuisce generi alimentari. Non sarà un compito istituzionale, certo. Ma è sicuramente una funzione socialmente utile. Da incentivare.

Camelot Protezione Civile Banco Alimentare


 

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