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Torrino: immobile confiscato alla mafia diventa un centro d’accoglienza

Un appartamento sequestrato alla mafia, in via Berna, diviene un centro d'accoglienza per bambini affetti da rare malattie vascolari

Una buona notizia ed una cattiva. Partiamo dall’ultima. Purtroppo, i tristi tentacoli della malavita organizzata, hanno raggiunto il territorio del Municipio XII, fin dentro il suo cuore pulsante: il Torrino. Qui, e più precisamente in via Berna, a pochi passi da Castellaccio, in una zona residenziale di pregio, la criminalità organizzata aveva investito, acquistando un appartamento.

Immobile confiscato alla mafia. La buona notizia è che il bene immobile,in base alla legge 109 del 1996, è stato confiscato e riutilizzato a fini sociali. E così, l’appartamento di 80 metri quadrati, diverrà un centro di accoglienza per bambini affetti da rare malattie vascolari. Il progetto, patrocinato dal Municipio XII, è stato realizzato dalla Fondazione Alessandra Bisceglia, la giovane giornalista ed autrice televisiva, prematuramente scomparsa a causa di una malformazione vascolare con cui faceva i conti dalla nascita.

Il centro d'accoglienza per minori. Ora, La Stanza di Ale, com’è stato ribattezzato l’appartamento sottratto alla mafia, è diventato il punto di prima assistenza per pazienti in età pediatrica con malformazioni vascolari; ma anche un centro di orientamento per le famiglie che si trovano a dover affrontare la malattia dei loro figli. In definitiva si tratta di una struttura all’avanguardia, in grado di  promuovere anche la diffusione dei risultati della ricerca scientifica nel settore, attraverso una sinergia con l’Università di Tor Vergata, come in giornata ha spiegato il Prof. Cosmo Ferruccio De Stefano, già primario al Bambin Gesù ed oggi Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Alessandra Bisceglia, che ha presentato il centro insieme all’Assessore municipale alle politiche Sociali Gemma Gesualdi ed al Presidente municipale Pasquale Calzetta.

Legalità e utilità sociale. Proprio il minisindaco, nell’occasione, ha dichiarato che “Restituire alla collettività un bene sequestrato alla mafia, ha un duplice valore perché segna un percorso di legalità e di utilità sociale.” Come disse la stessa Alessandra Bisceglia, “sono le condizioni peggiori a rendere le situazioni straordinarie!”. Mai come in questo caso.
 

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