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Cecchignola: sul futuro Parco Archeologico si lacera la maggioranza

Il Consiglio Municipale stravolge il testo che avrebbe dovuto portare alla richiesta di un Parco Archeologico. Al suo posto, un tavolo di confronto da far attivare al Sindaco. Si dimette il Presidente della Commissione Ambiente

Fumata nera. Il documento che aveva passato il vaglio delle Commissioni Ambiente, Cultura e Urbanistica, è stato stravolto rispetto all’intenzione iniziale. Una giornata nera, per i residenti del quadrante compreso tra l’Ardeatina e la via Cecchignola, che speravano in un deciso passo verso l’istituzione di un Parco Archeologico.

LE DIMISSIONI - Il risultato portato a casa, dopo un sofferto consiglio municipale, è davvero poca cosa, rispetto alle aspettative dei comitati. Troppo poco anche per il Consigliere democratico Alessandro Lepidini che, preso atto della decisione di modificare il testo del documento, rassegna le dimissioni dalla carica di Presidente della Commissione Ambiente. “Miravo ad un rafforzamento della risoluzione, invece prendo atto che dopo gli emendamenti ne è uscita indebolita” ha dichiarato durante il Consiglio.

LE RICHIESTE FRUSTRATE - Alla fine la maggioranza del Partito Democratico, con i voti di SEL, porta a casa la richiesta di un tavolo di confronto. Il Presidente Santoro dovrà chiedere al Sindaco di attivarne uno, “nell’eventualità” che si possa arrivare a progettare un Parco Archeologico. Niente a che vedere con le aspettative dei residenti che, con striscioni e slogan, hanno rivendicato una sospensione dei lavori ed una moratoria del cemento.  

LE ASTENSIONI - Arrivati alla votazione finale, si contano diversi astenuti. “Secondo noi il tavolo che la maggioranza ha faticosamente deciso di chiedere, non rappresenta una soluzione reale – ci spiega il Consigliere del M5S Giuseppe Mannarà – solo il parco archeologico può realmente proteggere l’area dalla cementificazione, ed è quello, che chiedono i cittadini. Per questo noi ci siamo astenuti”. Vota contro il Consigliere Vecchio. Si astiene anche il centrodestra.

LA MONTAGNA ED IL TOPOLINO - Siamo andati in aula con l’idea di votare la richiesta di istituzione di un parco, siamo arrivati ad esprimerci sulla nascita di un tavolo. Mi è sembrato il classico ‘ma anche’ di veltroniana memoria – ironizza il Capogruppo di FI Massimiliano De Juliis – è stato completamente snaturato il voto di tre commissioni ed il parere favorevole della giutna. Siamo stati una mattinata intera a vedere la maggioranza che presentava emendamenti e poi li ritirava. Insomma, alla fine la montagna ha partorito il topolino”.

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