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Torri delle Finanze: Progetto Roma s’interroga sulla commistione politica-costruttori

Le Torri delle Finanze, dal progetto di Piano ai passaggi di proprietà, ricostruiti dal candidato di Progetto Roma alla Presidenza del Municipio IX (ex XII)

Non se ne parla più di quella che, molti residenti, chiamano la Beirut del Municipio XII. Eppure in passato era stato spesso oggetto d’attenzione da parte di molti consiglieri municipali, soprattutto di centrosinistra. Oggi, il candidato alla Presidenza del Municipio per la lista Progetto Roma, ha riacceso le luci su quella che appare come la più evidente bruttura dell’EUR. E lo ha fatto in maniera accurata, ricorrendo a visure camerali di cui ci ha messo a conoscenza.

UN PROGETTO AMBIZIOSO - “Si parla di trasparenza, del fatto che chi si candida a governare un territorio debba essere al di sopra di ogni sospetto e allora mi sembra giusto porre alcune questioni su vicende poco chiare e sulle quali i cittadini meriterebbero un'operazione di verità da parte dei soggetti coinvolti – premette Matteo Marini -  Sono ormai sotto gli occhi di tutti le cosiddette ‘Torri dell'ex Ministero delle Finanze’ all'Eur, progettate dall'architetto Ligini e che, nel 2006, volevano essere demolite per costruire la Casa del Vetro, un'operazione da 160 milioni di euro a firma di Renzo Piano che prevede la costruzione di uffici e 300 appartamenti di lusso”.

I PROPRIETARI DELLA BEIRUT DELL’EUR - “La proprietà degli immobili – ricorda il candidato Presidente di Progetto Roma -  fu trasferita nel 2002 dallo Stato a Fintecna (controllata dalla Cassa depositi e prestiti) e nel 2005 alla società Alfiere s.p.a. , consorzio pubblico- privato, costituito dalla stessa Fintecna (per il 50% ) e, per l'altro 50%, dall'Immobiliare Lombarda-Ligresti, Lamaro-Toti, Fimit, Maire-Amato, Astrim ed Eurospazio-Armellini” osserva Matteo Marini, aggiungendo alle varie aziende, il nome del costruttore di riferimento.

DALLA DEMOLIZIONE ALLA RISTRUTTURAZIONE - “Fintecna però, a questo punto – riprende il racconto il più giovane tra i candidati presidente -  non ha le risorse necessarie alla realizzazione di quest’opera, anche se già nel 2010 molti acquirenti avevano fatto prenotazioni. Oggi, con la costruzione della Nuvola di Fuksas fatta a ridosso dei palazzi (cantiere aperto nel 2000, oltre 260 milioni di euro spesi sino ad oggi), non si parla più di demolizione ma di semplice ristrutturazione e, delle torri sono rimasti solo gli scheletri puntellati (visto che hanno tolto i pannelli di facciata)”.

LE TORRI E ALFIO MARCHINI - “Nell'elenco di società che ho fatto, accanto ad ognuna ho messo il nome del costruttore – spiega Matteo Marini - eccezion fatta per la Astrim. Facendo una semplice visura alla Camera di Commercio, si scopre una cosa molto interessante: la Astrim s.p.a. , è partecipata dalla Lujan s.p.a., da Unicredit, dalla Ma-Tra Fiduciaria s.r.l. , dalla Fi.mar. , dalla Colleoni Manifacture s.a. (società anonima con sede in Lussemburgo) e dalla stessa Astrim s.p.a. . Il Presidente del Consiglio di Amministrazione e consigliere in carica fino al 31/12/2014 , è l'imprenditore Alfio Marchini, candidato sindaco di Roma.

OPERAZIONE TRASPARENZA - “Mi chiedo se Marchini e Vincenzo Vecchio (candidato Presidente della Lista Marchini nel Municipio IX), si siano chiesti se sia giusto propagandare un allontanamento dal mondo dei costruttori, da quel mondo che, visto l'incarico ricoperto da Marchini nella Cementir del signor Caltagirone, è solo di facciata – incalza Matteo Marini, che aggiunge -  Non sono giudizi personali ma si basano su documenti che chiunque, se volesse, potrebbe consultare. Chi amministra la cosa pubblica non deve avere interessi di sorta. Con nessuno”.

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