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Sicurezza stradale, no al senso unico su Porta Medaglia: i cittadini vogliono le telecamere anti-tir

La soluzione del senso unico per scoraggiare i mezzi pesanti a percorrere la strada non è piaciuta ai residenti. Resta valida la proposta delle telecamere. Saranno in tutto sei

Via di Porta Medaglia si trova in una delle zone più periferiche della Capitale. Situata in un'area di grande pregio paesaggistico dell'agro romano meridionale, la strada si sviluppa su un sedime ristretto. Una corsia per senso di marcia, senza corsie di sicurezza ed in gran parte priva marciapiedi.

Una strada inadatta al transito dei tir

Nonostante la ridotta dimensione delle carreggiate, via di Porta Medaglia non viene percorsa solo dai residenti. Al contrario lì vi transitano i mezzi pesanti diretti al vicino polo industriale di Santa Palomba e di Pomezia. Il loro passaggio determina problemi di sicurezza per gli abitanti ma anche di continuo ammaloramento del manto stradale, peraltro appena rifatto. Per anni i residenti hanno chiesto la sistemazione di telecamere. Un provvedimento più volte approvato in Municipio ma di fatto mai implementato.

Il senso unico di marcia

Per affontare il nodo della sicurezza su Porta Medaglia, venerdì 9 novembre i comitati di zona, la Giunta del Municipio e la Polizia locale si sono dati appuntamento in un'assemblea. L'incontro, partecipato da circa 150 cittadini, ha permesso di confrontarsi sulle soluzioni. Dal IX gruppo di Polizia Locale è infatti arrivata la proposta di istituire un senso unico di marcia in direzione Laurentina. "Questa proposta – spiega Giulio Corrente, presidente municipale della commissione mobilità – avrebbe consentito anche il fermo dei mezzi pesanti trasgressori, con tutte le conseguenze del caso". Oggi infatti quest'opzione non è praticabile perchè Porta Medaglia è priva di  una corsia d'emergenza. Il controllo del mezzo pesante, oltre alla multa, poteva diventare un utile deterrente al transito della strada.

Proposta bocciata dagli abitanti

La proposta del senso unico è però stata bocciata dai residenti. "Non risolverebbe del tutto il problema del transito dei camion non autorizzati, perchè quelli che giungerebbero sull'ardetina dal Gra e dalla Laurentina, continuerebbero a passare indisturbati" spiega Chiara Barberini, animatrice del gruppo "No tir su Porta Medaglia". La soluzione caldeggiata dai cittadini è sempre la stessa: "riteniamo che le telecamere possano essere uno strumento di contrasto al transito illegale dei tir se- osserva la residente - fossero utilizzate a pieno regime". Ma l'installazione delle telecamere potrebbe essere più complicata del previsto.

Che tipo di telecamere?

"L’area interessata dall'intervento non rientra fra quelle per le quali si può attivare la ZTL o la VAM, presente ai varchi di accesso all’anello ferroviario, in quanto non presenta motivazioni legate all’inquinamento atmosferico indispensabili per l’attivazione del servizio" chiarisce il pentastellato Corrente. Niente occhio elettronico quindi? Non esattamente. Il codice della strada permette il posizionamento di telecamere di rilevazione delle targhe che preveda la presenza, anche in remoto, di personale della Polizia Locale. "Noi vogliamo metterne 3 per rilevare le targhe - annuncia il presidente della commissione mobilità del Municipio IX - ed altre 3 per monitorare eventuali azioni di boicottaggio". Le prime andrebbero installate  ai varchi di accesso a Via di Porta Medaglia (Via Laurentina, Via Ardeatina e Via di Torre Sant’Anastasia) . In generale, fa sapere l'amministrazione pentastellata del Municipio IX  "l' iter è in fase di avanzata definizione". 

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