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Autostrada Roma-Latina: tre giornate “contro le devastazioni autostradali”

Una conferenza stampa e due iniziative pubbliche. I cittadini contrari alla "devastazione dell'Agro Romano" tornano a mobilitarsi. Dalle fiaccolate ai percorsi natura, tutte le iniziative in cantiere

Tre giorni per continuare a dire no ad un progetto, quello dell’autostrada Roma Latina e delle bretelle connesse, particolarmente costoso. Ma anche profondamente sbagliato, com’è stato bollato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica. Un progetto che è stato avversato in tutti i modi, con ricorsi al TAR ed interrogazioni parlamentari. Con manifestazioni cittadine e deliberazioni municipali. Ma che continua a far perdere il sonno a centinaia di residenti.

LE INFRASTRUTTURE PREVISTE - “L’enorme colata di asfalto che si vuole distribuire su uno dei territori più straordinari e decantati della storia dell’Umanità, rischia di sferrare un colpo mortale a quel che rimane dell'Agro Romano. Due autostrade a pedaggio come l'A12-Roma-(Tor de Cenci)-Latina e la Tor de’ Cenci-A1 (GRAbis), sventreranno inesorabilmente la meravigliosa, ma bistrattata campagna romana e non solo, con 100 km di autostrada e 87 km di adduzione stradale da Roma a Latina e da Cisterna a Valmontone, più 34km del GRAbis da Tor de’ Cenci all’ A1” ricorda Gualtiero Alunni, storico portavoce del Comitato No Corridoio.

LA CONFERENZA STAMPA - Per protestare contro questa devastazione, sono state messe in cantiere tre iniziative in rapida successione. Si parte dalla conferenza stampa di giovedì 15 maggio, alle ore 12, presso la sede nazionale di Italia Nostra, a viale Liegi 33. “ Cinque miliardi di euro a carico degli italiani, per un’opera inutile e devastante”. Questo sarà il tema  affrontato dal  Comitato NO Corridoio insieme al Presidente dell’Associazione Ambientalista che ha recentemente rivolto un appello, inascoltato, al Presidente Napolitano ed al Premier Renzi.

LA DEVASTAZIONE AMBIENTALE - L’opera complessiva, oltre che inutile, è anche dannosa. “Saranno infatti inquinate  e costrette alla chiusura – riprende a spiegare Alunni - anche le economie agricole e le colture biologiche presenti, come quella nella Riserva Naturale di Decima Malafede. Questi mostri di cemento e asfalto non risolveranno il problema delle file interminabili sulla Via Pontina e con l'inaugurazione a Giugno prossimo di “Cinecittà World” a Castel Romano (tre milioni di turisti l'anno), si drammatizzerà ulteriormente l'infernale ammasso di gomme e lamiere inchiodate sull'asfalto cocente”.

LE PROPOSTE ALTERNATIVE - A dispetto della soluzione autostradale “ Il movimento Nocorridoio/NObretella ha elaborato, con l'aiuto di competenze tecniche e ingegneristiche,   una proposta alternativa per una soluzione efficace,  sana, sostenibile e a minor impatto ambientale,  per ridurre i flussi di auto private con l'intermodalità su ferro: la costruzione della metropolitana leggera Roma-Pomezia-Ardea e il potenziamento della rete ferroviaria pontina. Queste proposte – sottolinea Alunni -  sono state sempre rigettate dalle istituzioni regionali e statali”.

LE INIZIATIVE IN AGENDA - Eppure, nonostante la sordità delle istituzioni, “la volontà delle comunità locali diffuse, di tutelare l'ambiente secondo i dettami costituzionali (artt. 9 e 32) e quindi la qualità della vita dei cittadini/pendolari” non è mai venuta meno. Da qui la necessità di progettare un fine settimane, quello del 17 e 18 maggio, ricco di iniziative. Si partirà con una “fiaccolata popolare” alle ore 20,30  per le Vie di Tor de’ Cenci, con la partenza da Via Rotellini e l'arrivo all'Osteria del Malpasso, uno dei luoghi storici oggetto della distruzione autostradale”. Domenica 18 maggio invece, si svolgerà presso la Cooperativa Agricoltura Nuova, in via Valle di Perna 315 un percorso  nel Sentiero Natura, con pranzo bio, “agorà ecoresistente”. Vi sarà spazio per far partecipare i bambini a tanti laboratori e “sarà una giornata all’insegna dell’informazione e dello stare insieme” con musica acustica, stand e mostra fotografica. Per continuare a dire No all’Autostrada Roma Latina e sì alla mobilità sostenibile.

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