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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Gestione del verde nelle mani dei residenti: c'è chi lo fa da oltre vent'anni

I cittadini si autotassano per la manutenzione di aree e giardini

A Fonte Meravigliosa i prati sono sempre sfalciati. I giardini curati. Le aiuole raramente vengono invase da cartacce e rifiuti. Succede da due decadi. Ed accade perchè la gestione delle aree verdi è finanziata direttamente da un contributo fisso dei residenti.

Accadeva esattamente 21 anni fa

Sul finire del 1996 gli abitanti del quartiere ricevettero una lettera aperta che li gettò nello sconforto. L'aveva scritta il presidente del Consorzio che aveva realizzato il piano di zona. In una paginetta veniva annunciata la decisione unilaterale di "dare disdetta agli appalti" per la manutenzione del verde, a partire del 1 gennaio del '97. Da quel momento i residenti si sono dovuti confrontare con il problema di come gestire parchi, aiuole e giardini. Aree verdi che sono formalmente passate al Patrimonio capitolino solo nel novembre 2016. E ciò nonostante, ancora oggi sono gli abitanti di Fonte Meravigliosa a prendersene cura.

Inizia l'autogestione del verde

Per garantire la manutenzione del verde, i cittadini hanno percorso diverse strade. Inizialmente se ne prese carico un'apposita associazione: Fonte Verde. I suoi attivisti  "il sabato mattina allestivano un banchetto al mercato – racconta Carla Canale, presidente del CdQ –  lì per molti anni sono state raccolte  le quote per effettuare la manutenzione del verde. Le adesioni erano però relativamente contenute e di conseguenze gli importi erano abbastanza consistenti. Su tremilatrecento residenti, erano circa seicento a contribuire. Di conseguenza, pur pagando settanta euro, si riusciva solo a fare pochi sfalci".

Il contributo di tutti

Questa situazione è durata fino al 2010.  Poi i residenti hanno deciso di ricorrere ad un consorzio già esistente, quello delle Gestione Acque. Era infatti partecipato da tutti i condomini, e prevedeva già un importo fisso di 10 euro per l'irrigazione dei parchi ed aree verdi sia pubblici che privati. "Così facendo, a quella cifra si sono aggiunti 35 euro annui". Un importo più modesto, rispetto a quello iniziale, perchè vi hanno aderito tutti i condomini. Da allora grazie anche ad una delibera di giunta municipale che l'ha reso possibile, quel meccanismo ha garantito la cura del quartiere.

Un impegno costante

Nonostante le aree verdi siano state formalmente acquisite da Roma Capitale, "ancora oggi siamo noi a pagare per la manutenzione dei parchi e dei giardini"  ricorda Carla Canale. Non solo. Questi cittadini si occupano anche di organizzare giornate finalizzate al decoro. E "fino a qualche settimana fa svuotavamo anche i cestini portarifiuti – racconta la presidente del Comitato di Quartiere –  Abbiamo però deciso di smettere perchè Ama non passava più a ritirare i sacchi nei punti che avevamo concordato".  

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