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Discarica Falcognana: preoccupano le rilevazioni dell' Arpa. Si teme un ritorno al passato

I residenti sono preoccupati per i dati delle rilevazioni ARPA sul terreno e per l'apertura di una conferenza dei servizi. "E' stato richiesto di ampliare la gamma dei rifiuti da smaltire a Falcognana". Per il Municipio "La richiesta va respinta"

C' è agitazione a Falcognana. La convivenza con la locale discarica di rifiuti plastici, porta i cittadini ad essere sempre molto accorti. Ma la naturale attenzione dei residenti alle tematiche ambientali, è da qualche giorno salita di livello. Ora, grazie alle informazioni di cui è venuto in possesso il Presidio no discarica Divino Amore, nell'aria si respira un po' di apprensione.

I TEMI SUL PIATTO - Martedì 30 giugno i cittadini si sono incontrati per un'assemblea pubblica in via Ardeatina, durante la quale si sono affrontati temi legati ai rischi ambientali per quel quadrante d'Agro Romano. "C'erano circa 35 persone – ci spiega al telefono il portavoce del Presidio – e con loro ci siamo confrontati su due aspetti. Abbiamo cioè condiviso le informazioni ottenute dall'Arpa e quelle relative ad una recente conferenza dei servizi, di cui non eravamo stati informati".I due temi segnalati dal portavoce, hanno aumentato l'agitazione dei cittadini. "Non vogliamo parlare di allarme, però c'è una certa preoccupazione perchè abbiamo saputo di questa conferenza dei servizi durante, fatta pochi mesi fa, durante la quale si è affrontata la questione dei nuovi codici CER (Catalogo europeo dei rifiuti). Ne sono stati richiesti 191 in più, e questo ci fa pensare che si voglia predisporre un ampliamento della discarica".

LE RILEVAZIONI ARPA - C'è poi la questione dei dati rilevati dall'Arpa. "E' stato riscontrato un aumento dei valori di soglia, che non fanno parte dei valori di fondo". Più nel dettaglio "Dal 2009 al 2010 nelle acque della falda acquifera che passa al di sotto della discarica dell’Ecofer – leggiamo in una nota del Presidio -  l’'ARPA ha accertato il superamento della concentrazione di metalli pesanti. Ma non è tutto. Nel 2014 oltre a questi elementi chimici già rilevati in precedenza, sono state riscontrate nuove sostanze cancerogene, ovvero Cloroformio e Trielina".

MUNICIPIO CONTRARIO ALL'AMPLIAMENTO - Il Presidente della Commissione Ambiente del IX Municipio, presente all'incontro indetto dal Comitato, non ha usato mezzi termini. "Neppure noi siamo stati informati del fatto che questa Conferenza dei Servizi sia andata avanti. Idem per i nostri uffici – taglia corto Alessandro Lepidini – di fronte a questi problemi, ovvero al superamento delle soglie di concentrazione di contaminazione, mi sembra impensabile che si possa ottenere un'ampliamento dei codici CER. Io ho già convocato una Commissione ambiente su questa questione, perchè il dato che si vada avanti è preoccupante e come Municipio siamo assolutamente contrari. Pertanto – conclude l'intervista il Consigliere Lepidini (PD) – porremo in essere tutte le operazioni necessarie per approfondire questa vicenda".

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