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Prostituzione all’EUR: lo “zoning” spacca il centrosinistra

L’ex Presidente del Municipio IX Riccardo Agostini, va all’attacco della proposta targata Santoro-Vincenti. “Nessuno pone il tema culturale: l’accettazione della prostituzione è il primo passo verso la violenza sulle donne”

Sull’iniziativa del Municipio IX di affrontare il fenomeno della prostituzione ricorrendo alle “zone a luci rosse” arrivano le prime critiche anche dal “fuoco amico”. A uscire per primo allo scoperto,  è stato il Consigliere Regionale Riccardo Agostini, già Presidente del Municipio IX. Il tema, secondo Agostini, non sarebbe stato adeguatamente sviluppato sul piano culturale.

IL PROBLEMA CULTURALE - Sulla proposta di “instituire delle aree nelle quali la prostituzione viene tollerata e controllata – premette Agostini - la cosa più stupefacente è come nessuno ponga il tema culturale ed educativo. La minima applicazione di buon senso suggerirebbe che la prostituzione è una piaga che va curata innanzitutto nella testa di chi è convinto che il corpo di una donna sia una merce che si può comprare tranquillamente, seppure in zone rigorosamente delimitate”.

UNA DOMANDA SPROPOSITATA - La critica di Agostini, è molto simile a quella che in giornata l’onorevole Giovanardi ha rivolto al Presidente Santoro, ospite della trasmissione Mattino 5. “Bisogna operare sulla domanda, perchè c’è una domanda spropositata per ogni tipo di prostituzione – ha osservato l’ex Ministro del secondo e terzo Governo Berlusconi – Dunque non si risolve nulla creando i quartiere a luci rosse, perché bisogna agire sulla domanda, sull’educazione”.

PROSTITUZIONE E SCHIAVITU' - Nel centrosinistra municipale, ancora non si registrano posizione discordanti rispetto alla linea ufficiale della Giunta Santoro. Sostenere che ci sia piena condivisione sulla proposta, potrebbe però risultare un po' azzardato. Sempre per restare in ambito Democratico, il Consigliere Regionale ha poi approfondito il proprio pensiero. “Derubricare tutto a problema di ordine pubblico e di decoro urbano è un grande errore politico e culturale, perché si lascia passare l’idea che con i soldi si possa comprare tutto, anche le persone.   Piuttosto che creare parchi tematici dello sfruttamento – obietta Agostini - occorrerebbe combatterlo, facendo rispettare la legge. Non bisogna mai dimenticare che la prostituzione convive con l’induzione in schiavitù, la tratta di esseri umani, lo sfruttamento di minorenni e altri reati assortiti. E ché l’accettazione della prostituzione e delle sue bieche regole è il primo passo sulla strada che porta alla violenza sulle donne e al femminicidio”.

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