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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Falcognana, Ecofer: "Nessun progetto di ampliamento per la discarica"

La società che gestisce la discarica di fluff, chiarisce la propria estraneità rispetto ai valori di fondo riscontrati nelle acque. I Codici CER inoltre, che avevano destato preoccupazioni tra i cittadini, "non comporteranno nessun aumento nella volumetria" della discarica

Lo scorso 30 giugno, i cittadini di Falcognana si sono incontrati per discutere di alcune tematiche ambientali. A destare una certa apprensione, alcuni dati che sarebbero stati rilevati dall'Arpa, sui valori di fondo riscontrati nelle acque. A destare un po' di preoccupazione, anche la richiesta di 191 codici CER, che hanno fatto sospettare l'intenzione di ampliare la discarica di fluff. A queste peroccupazioni, ha risposto la Ecofer, attraverso una nota che integralmente riportiamo.

LA REPLICA - La Ecofer Ambiente S.r.l ritiene opportuno fare chiarezza sulle dichiarazioni pubblicate su alcuni quotidiani online, che riportano alcune dichiarazioni errate o fuorvianti, in merito all'attivita' di smaltimento di car-fluff in localita' Falcognana. La filiera del fine vita auto, di cui fanno parte le aziende Ecofer Ambiente ed Italferro, si occupa di raccogliere e riciclare rottami metallici e veicoli a fine vita, rifiuti che altrimenti verrebbero, probabailmente, abbandonati o gestiti in modo indiscriminato. Da tali scarti, la filiera riesce a recuperare oltre il 75% di materiali, in particolare metalli e plastiche, che vengono riutilizzati dalle industrie come materie prime secondarie. Tutto cio' che, attualmente, non e' possibile riciclare prende il nome di fluff, residuo costituito, essenzialmente, da vari tipi di plastiche e spugne. La Ecofer Ambiente accoglie esclusivamente questo rifiuto speciale non pericoloso. Tutto l'impianto di discarica e' costruito e gestito secondo le migliori tecnologie disponibili (Bat) in modo da garantire la massima tutela di tutte le matrici ambiantali. Tutto il personale della Ecofer Ambiente si impegna giornalmente, da quasi 10 anni, con trasparenza e professionalita' a garantire le massime prestazioni nel campo della sicurezza e della tutela dell'ambiente; tali traguardi sono testimoniati anche dalle certificazioni ISO:9001 e ISO:14001 conseguite dalla societa' gia' nel 2009. Per questo motivo ci duole essere vittime di questo tipo di disinformazione, creata ad arte per generare allarmismo ingiustificato soprattutto all'interno delle comunita' di Falcognana e Santa Palomba. Riteniamo, quindi, dover rispondere alle informazioni non corrette, diffuse attraverso alcuni siti internet, precisando quanto segue: la societa' non e' assolutamente responsabile degli alti valori di fondo riscontrati nelle acque della zona vulcanica di Roma Sud". Cosi' in un comunicato Ecofer Ambiente S.r.l. "Tali problematiche  - prosegue il comunicato - sono ben conosciute dalle autorita' competenti e dalle popolazioni locali, e sono imputabili alla conformazione geologica dei suoli in cui scorre la falda. Inoltre, nella stessa zona e' stata individuata dal Comune di Pomezia, Arpa e Asl Roma H, una contaminazione storica che interessa gran parte della zona industriale tra Pomezia e Roma, causata proprio da solventi alogenati. Tali problematiche sono state riscontrate dall'azienda gia' nel 2006 e riportate nel 'bianco ambientale', documento che fotografa lo status quo del sito, prima dell'insediamento industriale. Tali dati sono di pubblica consultazione presso le sedi degli enti preposti. E' importante notare che tutte queste fattispecie sono ben note alle autorita' competenti e sono state ampliamente ribadite in varie sedi, compreso il Municipio IX. In merito all'istanza di Valutazione di Impatto Ambientale, presentata dalla Ecofer Ambiente nel giugno 2013, e liberamente consultabile in formato cartaceo ed elettronico, si precisa che gli i codici Cer elencati nel progetto, rientrano nelle quantita' autorizzate fin dal 2003, e non comportano nessun aumento della volumetria. La Ecofer Ambiente non e' piu' disposta ad accettare che vengano diffuse notizie non corrette, calunnie tese solamente a creare allarmismo ingiustificato e a danneggiare l'immagine della societa': per tale motivo, la dirigenza e' stata costretta a sporgere querela. Restiamo, invece, sempre a disposizione per fornire informazioni corrette alla cittadinanza. A tale scopo sono previste per l'autunno una serie di conferenze e di incontri in azienda volti ad illustrare le attivita' svolte dalla filiera del fine vita auto. Altre informazioni e una versione estesa di questo comunicato sono consultabili sul sito www.ecoferambiente.it",

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