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Centro Congressi: “Fuksas è già stato pagato. Adesso termini l’opera”

Il Presidente di Eur SpA , nel corso di un'intervista radiofonica, spiega che l'Archistar non avrà altri soldi per il suo centro congressi. "Non siamo più disponibili a pagare altre cifre" a Fuksas

Nel corso dell’intervista rilasciata a Radio Roma Capitale, il Presidente di Eur SpA ha rilasciato dichiarazioni sulle principali opere urbanistiche del Pentagono. Sulla maggior parte delle quali, i residenti continuano a porsi domande. Ha dunque relazionato sull’ex Torri delle Finanze. Sul destino della Lama. Ed evidentemente anche su quello del Centro Congressi.

CORDONI STRETTI - “Eur SpA – ha immediatamente chiarito il Presidente Borghini – non ha intenzione di dare altri soldi all'architetto Massimiliano Fuksas per il centro congressi ‘ la Nuvola'. Come committente di Fuksas gli abbiamo già pagato 15 milioni per il progetto e 4,5 milioni per la direzione artistica” ha rammentato Borghini. La direzione artistica era legata, apprendiamo dall’intervento su Radio Roma Capitale, al completamento della costruzione. “Ma se l’opera prosegue ancora un altro anno – ha spiegato il Presidente di Eur SpA – e Fuksas vuole un’altra parte di direzione artistica, allora io rispondo di no. Se i tempi si sono allungati, è anche per le varianti che l’architetto ha inserito, compresa quella compartimentazione non prevista ma necessaria”. Il riferimento è al fatto che il Centro Congressi “non può essere di un’unica sala”.

IL COMPLETAMENTO DELL'OPERA - La conclusione di queste premesse è che l’Archistar deve “smettere di fare polemiche e cercare di collaborare, perche' quell'opera per tutto il mondo resta un'invenzione di Fuksas e allora gli conviene starci accanto”. L’architetto “ ha avuto l'incarico della progettazione e della direzione artistica della vicenda ed essendo alla fine conviene anche a lui accompagnarci. Noi non siamo piu' disponibili a pagare altre cifre. E' gia stato pagato”. Dopotutto per il Presidente di EUR SpA “é come se avessi pagato anticipatamente un'intera consulenza e poi il consulente mi dice 'Siccome tu mi hai pagato, da ora in avanti mi sento libero di andarmene. Invece no, tu hai firmato un contratto e bisogna che porti a termine l'opera”.

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