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Casal Brunori: i cittadini organizzano un corteo di protesta contro l’antenna Vodafone

I residenti di Casal Brunori, dopo l’inatteso pronunciamento del Consiglio di Stato, scendono nuovamente in piazza per protestare contro la messa in funzione della Stazione Radio Base Vodafone

La battaglia dei residenti di Casal Brunori, contro la messa in funzione dell’antenna SRB montata dalla Vodafone in via Maestrini, si arricchisce di un altro capitolo. Dopo tanti sit-in, manifestazioni, incontri pubblici con attori istituzionali, estenuanti trattative con il gestore di telefonia ed addirittura scioperi della fame, riparte la protesta, che questa volta assume le forme di un corteo nelle strade del quartiere.

“Gli abitanti di Casal Brunori scendono nuovamente in piazza per manifestare contro l’antenna della società VODAFONE installata nel cuore del quartiere alla periferia di Roma SUD – scrivono in una nota congiunta Filippo Cioffi del CdQ e Mikaela Petrocchi del Movimento No Antenna -  La società Vodafone ha attivo la Stazione Radio Base a seguito dell’ordinanza del Consiglio di Stato che accolto il ricorso presentato, annullando ben tre ordinanze del TAR favorevoli ai residenti del quartiere Casal Brunori”.

“I cittadini hanno deciso di sfilare in corteo sabato 4 maggio  2013 partenza alle ore 10:00 dal piazzale davanti la Conad in via Carmelo Maestrini, per chiedere lo spegnimento dell’impianto Vodafonefino al giudizio di merito del TAR Lazio – si legge ancora nella nota. Quello che il CdQ ed il Movimento No Antenna, chiedono, è ben esplicitato nel successivo passaggio del comunicato stampa, laddove viene chiaramente scritto ceh intendono “sollecitare l’Amministrazione ad adottare il ‘Regolamento delle Antenne’ per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti, sia a tutela del valore degli immobili, che  in applicazione del ‘Principio di Precauzione’ sancito dall'art. 191 (ex art. 174) del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea,  nonché in adesione a quanto stabilito dall'OMS e dal Consiglio d'Europa nel 2011 circa i rischi per la salute pubblica dei campi elettromagnetici a radiofrequenza”.

Un tema, quello del rispetto delle indicazioni europee, come anche della realizzazione, sempre più necessaria,  di un piano quadro delle antenne,  che potrebbe interessare anche il limitrofe quartiere di Tor de’ Cenci. Secondo alcune indiscrezioni ben documentate, infatti, nelle ultime settimane è stata verificata, presso alcuni residenti, la disponibilità, sinora non ottenuta, a montare un’altra antenna in un’area molto popolata.

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