rotate-mobile
Altre Eur / Viale dei Primati Sportivi

Amianto all’ex Velodromo dell’Eur, arriva la sentenza: “Non c’è stato reato”

Si chiude la vicenda giudiziaria nata a seguito dell'implosione dell'ex Velodromo Olimpico. Assolto l'unico imputato, tra le proteste dell'Organizzazione Nazionale Amianto: "Il Pm impugni la sentenza"

A distanza di quasi quattro anni dall’inizio del processo, si chiude la vicenda legata all’implosione dell’ex Velodromo dell’Eur. Nel luglio del 2008 la struttura, realizzata per le Olimpiadi del 1960, venne fatta brillare con 120 chili di tritolo, causando l’immissione nell’aria di una sospetta nube di polvere.

LE PROTESTE - La Sesta Sezione del Tribunale di Roma ha chiuso il caso. Il reato contestato a Filippo Russo, diregente di Eur Spa, non sussiste.  "Non comprendiamo le ragioni dell'assoluzione, in ragione della effettiva sussistenza del fatto materiale e del rischio che tali condotte, attive ed omissive, hanno determinato- dichiara l’avvocato Ezio Bonanni - L'esplosione del velodromo, incauta, ha determinato l'esposizione ad amianto di circa 10mila cittadini romani, che si sarebbe potuta e dovuta evitare, poiché per i prossimi venti, trenta e quarant'anni, c'è il rischio di insorgenza delle classiche patologie asbesto correlate, tra le quali il tumore polmonare e il mesotelioma”.

LA RIQUALIFICAZIONE - Al posto dell’ex velodromo olimpico, rimane oggi una grande area depressa. Il progetto originario, di veltoniana memoria, prevedeva la realizzazione di una Città dell’Acqua. Nel corso degli anni tutte le proposte di riutilizzo dell’area sono naufragate. Tra le più originali, quella annunciata a febbraio del 2015 dall’allora Presidente di Eur Spa Pierluigi Borghini, che intervistato a Radio3 dichiarò d’avere “intenzione di realizzare nell'area il lago dei cigni, in collaborazione con il Coni, per costituire un polo della canoa per i giovani”. Progetto naufragato.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Amianto all’ex Velodromo dell’Eur, arriva la sentenza: “Non c’è stato reato”

RomaToday è in caricamento