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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Niente più assistenza ai ciechi con pluri-handicap, la rabbia dei familiari

Totale sospensione del servizio da parte del Centro Regionale S. Alessio-Margherita di Savoia per i Ciechi. Associazioni e famiglie pronte all'occupazione della struttura

Niente più servizio di assistenza domiciliare per i ciechi con pluri handicap. A decidere la sospensione totale del servizio il nuovo commissario del Centro Regionale S. Alessio - Margherita di Savoia per i Ciechi, il dottor Alessandro Matteini (nominato recentemente dalla Polverini). Una scelta, questa, che manda su tutte le furie non solo l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Civitavecchia, ma anche le loro famiglie. Pronte alla mobilitazione e a "manifestazioni estreme, come l'occupazione e l'autogestione del Centro".

A causare la sospensione dell'assistenza domiciliare a quanto pare la difficile situazione economica: "Malgrado - spiega il presidente dell'associazione Mario Sartorelli - possieda un immenso patrimonio immobiliare che rende circa 5 milioni e 500 mila euro l'anno, ha registrato un pesante passivo di circa 12 milioni di euro". Tutta colpa della quantità "innumerevole di impiegati amministrativi" assunti nel corso degli anni, "assolutamente non necessaria alla gestione dell'Ente". E così, "le entrate che dovrebbero essere impiegate in attività a favore dei ciechi, sono utilizzate quasi totalmente per retribuire questo personale". A questo si deve poi aggiungere "l'irresponsabile comportamento della Giunta Regionale che non versa al Centro i fondi stanziati e previsti per l'assistenza alle persone con pluri-handicap".

Una situazione questa, che suscita rabbia da parte dei "ciechi e gli ipovedenti del Lazio" che "non intendono restare a guardare e sono pronti anche a manifestazioni estreme come l'occupazione e l'autogestione del Centro". Le associazioni inoltre rivolgono "un pressante appello ai candidati alla Presidenza e al Consiglio della Regione Lazio affinché nei loro programmi possano trovare la giusta attenzione le problematiche delle persone disabili e delle loro famiglie. I ciechi e gli ipovedenti sono una minoranza che - conclude il presidente Sartori - non sta chiedendo privilegi, ma il diritto costituzionale allo studio, all'assistenza e alla riabilitazione finalizzata all'inclusione sociale".

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