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Civitavecchia Civitavecchia / Via Michelangelo Buonarroti

Clinica Siligato: niente stipendio da due mesi, dipendenti in sit-in

Presidio davanti la struttura sanitaria civitavecchiese da parte dei dipendenti della stessa per il mancato pagamento degli stipendi

In presidio davanti l'ingresso della Clinica per protestare contro il mancato pagamento degli stipendio da oltre due mesi. A far sentire la loro voce, questa mattina, a suon di striscioni e fischietti i dipendenti della Clinica Siligato. "Fino ad oggi - spiegano - continuiamo a garantire il servizio consapevoli delle enormi difficoltà economiche della Clinica, lavorando con grande spirito di sacrificio a tutela del nostro posto di lavoro e sperando in un futuro migliore. Però - tuonano - siamo allo stremo, non ce la facciamo più. Le incombenze economiche a cui dobbiamo fare fronte sono sempre più pressanti, iniziamo ad avere difficoltà anche per le spese di prima necessità". Nemmeno i soldi per mettere la benzina nell'auto per raggiungere il posto di lavoro. O addirittura i soldi per pagare l'affitto o la rata del mutuo.

E la spiegazione dell'insolvenza da parte della Clinica è semplice: "Attendono - spiega Angelo Guiducci della Fp Cgil - di riscuotere alcuni crediti per servizi già erogati. Ma non si può aspettare ogni volta di incassare i crediti per poter pagare gli stipendi. Un diritto di chi lavora". Ma non solo: "Anche se la Clinica riuscisse ad incassare la somma che attende sarebbe in grado di pagare una sola mensilità, a fronte invece di metà stipendio di dicembre, quello di gennaio e di febbraio". E ora i lavoratori "sono stufi" di aspettare che un loro diritto venga rispettato. "Ci hanno detto che dobbiamo fare sacrifici altrimenti la clinica chiude". Una clinica "che dicono, lavori al 25% delle sue capacità perché non ha le risorse necessarie per lavorare al 100% - prosegue Costantino Giampieri della Uil Fpl - ma allo stesso tempo ha assunto un infermiere e un ausiliare. Qualcosa non quadra". 

"Il vero problema che i due maggiori insolventi in tutta questa storia - proseguono i sindacalisti - sono la Regione e la Asl Roma F". E per cercare di smuovere qualcosa ad essere investito della questione è stato anche il sindaco Tidei. Si è infatti presentata in comune una delegazione di lavoratori della Clinica: "Non ce la facciamo più. Tra poco dovrete darci una casa popolare". Dal canto suo il primo cittadino ha fatto sapere di essere vicino ai lavoratori e di investire la Regione Lazio e il suo nuovo presidente, Nicola Zingaretti. "L'unico modo per risolvere il problema è che la Regione riconvenzioni quanto oggi è stato sconvenzionato".

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