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Primo soccorso a Tvn, si torna in presidio davanti la centrale

Le lavoratrici ex dipendenti della Crociata Blu sono tornate a protestare davanti l'azienda di energia elettrica. Organizzazioni sindacali dalla loro parte

Tornano ad incatenarsi davanti la centrale Enel di Tvn, le lavoratrici, ex dipendenti della Crociata Blu che si occupavano del primo soccorso all'interno della centrale. E a schierarsi al loro fianco ancora una volta ci sono le organizzazioni sindacali, Cgil e Filcams Cgil "Roma Nord Civitavecchia" che bacchettano i vertici Enel.

"Enel - spiegano infatti - dopo l'aggiudicazione dell'appalto da parte della SMA che, inizialmente, non aveva inteso riassumere le lavoratrici, si era impegnata a concorrere alla soluzione del problema, adoperandosi per l'assorbimento di due unità". E al "Tavolo territoriale per il lavoro" i sindacati avevano posto "il tema legato al possibile utilizzo delle altre 4 lavoratrici nell'ambito di situazioni, a partire dall'area del porto dove sono già partiti e partiranno importanti cantieri, valorizzando competenze e professionalità nel quadro di iniziative volte alla sicurezza sui luoghi di lavoro".

Peccato però che alle parole di Enel non siano seguiti fatti. "Abbiamo amaramente registrato - denunciano Cgil e Filcams Cgil - l'oggettivo mancato rispetto degli impegni di Enel. Non esistono certezze rispetto al rinnovo dei contratti di lavoro (peraltro definiti finora non con un rapporto diretto da parte di SMA bensì attraverso agenzia interinale) delle due operatrici. Quel che è peggio - proseguono i sindacati - è come SMA risulta impermeabile rispetto a qualsiasi tentativo di interlocuzione del sindacato che, quindi, non riesce a svolgere il ruolo di verifica del rispetto dei diritti dei lavoratori. È questo un tema enorme in quanto parliamo - spiegano - di un appalto Enel. È evidente, per quanto ci riguarda che insiste una responsabilità politica enorme del committente". Ed è proprio per questo motivo che le organizzazioni sindacali sostengono la "lotta delle lavoratrici per pretendere il rispetto degli impegni di Enel e per porre con forza, come già fatto nel Tavolo territoriale per il lavoro, il tema di iniziative da sviluppare per rafforzare la sicurezza anche in altri luoghi di lavoro nel territorio, determinando, al contempo, nuova occupazione".

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