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Istituto Baccelli, Tidei e Stella: "Non cancellare il nome storico"

Il primo cittadino civitavecchiese e l'assessore provinciale alle Politiche scolastiche si augurano che a causa del dimensionamento scolastico non venga cancellato il nome storico dell'istituto

A pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico si torna a parlare di dimensionamento. Un dimensionamento strettamente legato a quell'istituto storico della città portuale, l'istituto Baccelli,  che ora rischia di perdere il suo nome. E con lui, un pezzo di storia della città.

A parlarne sono il sindaco Pietro Tidei e l'assessore provinciale alle Politiche scolastiche Paola Rita Stella. "La memoria storica e collettiva di una città - ha dichiarato il sindaco Tidei - di una comunità sociale, non può essere cancellata con banale colpo di spugna né, tantomeno, con una semplice decisione specie se si tratta di Cultura. Non la può cancellare nemmeno con una Riforma come quella voluta dall'allora Ministro dell'Istruzione Gelmini. Per questo non posso che augurarmi, in qualità di Sindaco e cittadino di Civitavecchia, che il Consiglio d’Istituto decida, in tutta coscienza, di mantenere l’attuale nome allo storico Istituto Baccelli. E’ una scelta importante quella che i rappresentanti del Consiglio d’Istituto si apprestano a prendere, ma sono certo, che in cuor loro faranno quello che è più giusto per la città e la collettività.

E sul mantenimento del nome allo storico Istituto è intervenuta anche l’assessore alle Politiche Scolastiche della Provincia di Roma. “L’Istituto Baccelli nei suoi gloriosi 102 anni di attività ha formato la gran parte della classe dirigente di Civitavecchia, per capire che cosa sta succedendo con il nuovo dimensionamento va fatto un passo indietro di qualche anno. Da qualche anno a questa parte stiamo vivendo un progressivo svuotamento ed una crisi di iscrizioni negli istituti tecnici e professionali – ha dichiarato Stella -. Il riordino voluto dall’ex ministro Gelmini, poi, ha peggiorato la situazione con un crollo della formazione tecnico professionale a favore di quella liceale; in questo quadro il Baccelli è arrivato ad avere solo 460 iscritti. A riforme nefaste - ha proseguito l'Assessore provinciale - si sono aggiunti provvedimenti disastrosi: l’ultimo decreto del Governo Berlusconi approvato a novembre obbliga le scuole superiori ad avere un minimo di 600 studenti per ottenere lo status di istituto e le leggi statali, buone o cattive che siano, vanno rispettate. La normativa attualmente in vigore non ci permette neanche di smembrare istituti che hanno i numeri per mantenere lo status a favore di un’altra scuola seppure storica come il Baccelli. Io mi auguro però - ha concluso Stella - che il Consiglio d’Istituto voglia approvare la proposta da noi fortemente appoggiata di mantenere il nome dello storico Istituto, proprio per evitare che dopo 102 anni se ne perda traccia. Il nome Baccelli, quindi, può essere ancora mantenuto”.

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