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Hcs, i sindacati non mollano: il 22 aprile si sciopera

Aria di tempesta in vista del consiglio comunale che deciderà le sorti della Holding e delle municipalizzate. I sindacati: "Il 22 aprile i dipendenti sciopereranno"

I sindacati non intendono retrocedere sulla loro posizione. Il 22 aprile i dipendenti di Hcs e Sot incroceranno le braccia. Un segno di protesta nei confronti dell'amministrazione e della sua decisione di vendere a privati l'80% delle quote di Città Pulita e Argo.

"In un momento cruciale della crisi che vede coinvolte le società che erogano la totalità dei servizi pubblici di questa città - spiegano i sindacati - è bene che ogni componente della Giunta e il consiglio comunale di Civitavecchia si assuma con la massima chiarezza le sue responsabilità, soprattutto alla vigilia della seduta di domani, nella quale si dovrebbe santificare la proposta preparata dal sindaco Tidei". E ribadiscono alcune delle loro critiche a quella proposta: "Mantiene l'ipotesi di privatizzazione del trasporto pubblico e dell'igiene ambientale, esponendo questi servizi al pericolo di speculazioni in un momento nel quale, solo per fare un esempio, Roma è in piena crisi dei rifiuti e tutti cercano disperatamente un buco dove scaricare l'immondizia di 3milioni di persone e magari una fornace accesa (vedi le centrali di Torrevaldaliga) dove bruciarla; apre una prospettiva di discriminazione inaccettabile tra i lavoratori che saranno incorporati in Civitavecchia Infrastrutture e quelli che invece rimarranno fuori da quella ipotesi, con il risultato di penalizzare i servizi alla cittadinanza e di non attaccare minimamente i privilegi creati da anni di clientelismo sfrenato; privilegi che tanti denunciano ma sui quali pochi hanno davvero intenzione di fare qualcosa; allo stesso tempo, diminuisce l'ambito dove intervenire per riorganizzare il lavoro e le piante organiche del personale, con l'obiettivo di rendere questi servizi davvero efficienti come tutti chiedono a gran voce".

E per i sindacati, oltre alle criticità già espresse più e più volte, il sindaco Tidei, nel portare avanti questa sua proposta, sta ostacolando "persino il confronto in Regione, tanto che ad oggi non risulta nessuna richiesta di incontro da parte dell'amministrazione comunale, impedendo nei fatti la verifica tutti gli strumenti disponibili per risanare l'enorme debito accumulato che riguardano ambiti di pertinenza sovracomunale". Ed è proprio per questi motivi che le organizzazioni sindacli si dicono costrette a "interrompere le relazioni con questa amministrazione" e sono pronti "a presentare la nostra proposta articolata nell'incontro che aspettiamo sia convocato dalla Regione Lazio". In attesa del tavolo di confronto, il 22 aprile i dipendenti della Holding e delle partecipate incroceranno le braccia. "Noi - concludono - siamo convinti che interessi dei lavoratori e cittadini coincidano. Nessuno può chiederci di fare la foglia di fico ai problemi di chi si sta rimangiando le promesse fatte in campagna elettorale".

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