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Hcs, Rina Romagnoli: "Moscherini lasci in pace i lavoratori"

Aspri commenti alle dichiarazioni rilasciate dall'ex sindaco anche da parte del delegato al controllo delle partecipate Emiliano Santori e del capogruppo Pd Flavio Magliani

RIl ricorso al Tar contro la liquidazione di Hcs e delle Sot e la costituzione di una cooperativa per prendere in gestione i servizi, con i dipendenti che saranno messi in cassa integrazione. Queste erano state le proposte dell'ex sindaco Moscherini la settimana scorsa, parlando del futuro della Holding e delle municipalizzate.

Oggi a rispondere sono i vertici di palazzo del Pincio. A cominciare dall'amministratore delegato uscente di Hcs Rina Romagnoli che invita l'ex primo cittadino a ricordare "i numeri del suo bilancio 2011: 32 milioni di debiti, 12 milioni di Capitale negativo, 10 milioni di imposte e contributi non pagati, 5 milioni l'anno presi ai contribuenti per tenere in piedi clientele e privilegi. Gli rammento - incalza Romagnoli - che i bilanci devono essere veritieri e che portarli in tribunale è un obbligo di legge quando il socio non può reintegrare, non una scelta che chiami in causa partiti e politica". Per quanto riguarda poi i dipendenti che rischiano la cassa integrazione "li lasci in pace". Perché se rischiano la cassa integrazione "in ultima analisi è proprio per colpa sua. La cassa integrazione è la scialuppa con la quale tentare di salvarli. Eviti di affondarla e di speculare sulla pelle di onesti lavoratori che proprio la sua allegra gestione ha messo in così grave difficoltà".

Dello stesso avviso dell'amministratore delegato uscente è anche il consigliere delegato al controllo delle partecipate Emiliano Santori. Il tema è sempre l'idea di Moscherini di creare una cooperativa con i cassa integrati. "Non è chiaro con quale abracadabra riuscirà a far dimenticare ai lavoratori di essere proprio lui il principale responsabile del loro disastro. Lui e le sue quasi 200 assunzioni clientelari in due anni, lui e i manager super-pagati da lui nominati, sempre lui e le sue transazioni ai danni di Hcs (l'ultima da 700 mila euro a favore del Comune), lui e i 32 milioni di debiti cumulati in 5 anni e nascosti in bilancio che lui approvava. Adesso - si chiede Santori - di quali servizi sta parlando? Rimarranno a Città Pulita, dunque di quale cooperativa parla? Però - conclude sarcasticamente Santori - è comunque positivo che voglia ricominciare dal basso, con una cooperativa di pulizie. Sia la Corte dei Conti che la Magistratura, viste le inchieste nelle quali è coinvolto, potranno se non altro apprezzare la sua ritrovata volontà di dedicarsi a lavori socialmente utili".

E qualche commento non lo nega nemmeno il capogruppo Pd Flavio Magliani: "Ma come si fa a prendere in giro così i lavoratori di Hcs? Moscherini - tuona Magliani - ha causato il loro disastro e ora li dileggia. Ci racconti come ha speso 60 milioni di euro dell'Enel senza una sola opera pubblica, nessun investimento e solo tante prebende. Ha dimostrato - conclude il capogruppo del Partito democratico - che non sapeva fare il Sindaco, che non sapeva fare il manager, ora deve dimostrare di saper fare il consigliere o quantomeno la persona seria evitando di giocare sulla pelle dei lavoratori".

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