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Civitavecchia Civitavecchia / Viale Giuseppe Garibaldi

Hcs e Sot, Moscherini: "Si convochi il consiglio comunale"

Il leader dell'opposizione chiede l'apertura di un dibattito sul piano industriale. All'attacco il capogruppo Pdl De Paolis: "Andando in Tribunale la politica abdica dal suo ruolo"

Hcs e i suoi debiti non sono altro che una piccola pagliuzza. Nonostante si stia parlando di uno dei settori più importante della città. Dal punto di vista di servizi che di lavoro.

Il vero problema è il disaccordo in maggioranza. I diversi punti di vista. Le diverse opinioni. Tanto diverse che hanno addirittura portato alla revoca di un progetto, importante per la viabilità e per lo smog cittadino. Il parcheggio multipiano. Tanto diverse da portare alcuni a dire "Riconfermiamo la direzione generale della Asl Roma F, Squarcione in testa" e altri a chiedere le dimissioni proprio del direttore generale del distretto sanitario.Non dimenticando ovviamente i pareri dissonanti sull'entrata a far parte di Civitavecchia dell'Area Metropolitana o della Provincia dell'Etruria e sul referendum popolare per lasciare la parola direttamente ai cittadini.

A fare l'elenco è il capogruppo Pdl Sandro De Paolis. "In cinque mesi di amministrazione ho partecipato ad una sola commissione consiliare. Segno questo che non sono stati varati provvedimenti. Niente provvedimenti - spiega - niente atti da approvare in Consiglio comunale. Segno che si produce". E pensare che l'amministrazione Tidei non sia capace di governare "è impensabile".

L'ex sindaco Gianni Moscherini riporta invece al centro del dibattito la spinosa questione di Hcs e Sot, di quel piano industriale fantasma, dei libri in Tribunale, delle strane dichiarazioni del delegato al controllo delle partecipate Emiliano Santori (avrebbe detto che "una volta portati i libri agli organi di controllo avranno 120 giorni per mettere in atto ciò che il presidente degli organi di controllo deciderà") e della decisione altalenante di vendere o no la Holding e le partecipate a privati. "Si discuta di tutto in Consiglio comunale".

E ricorda come la nascita della Holding sia frutto di delibere consiliari: "Se si vuole cambiarne l'assetto si deve discutere e approvare in consiglio una contro delibera". Critiche anche riguardo l'affidamento a Deloitte di un'analisi interna della società. "Quando istituimmo Hcs affidammo tramite un bando pubblico la consulenza alla società vincitrice", in quel caso la Hpmg, "ora invece si affida alla Deloitte la consulenza senza nemmeno la pubblicazione di un bando di gara". Da dubitare dunque dei risultati raggiunti: "Con un bando pubblico la società vincitrice si assume delle responsabilità, così facendo invece la Deloitte non fa altro che fornire quanto richiesto dal datore di lavoro". E se il datore di lavoro dovesse denunciare deficit in bilancio? "Il risultato sta in quei 32 milioni di buco trovati nel bilancio di Hcs. Si vuole far tornare un mostro e questa volta con la complicità delle organizzazioni sindacali che chiedono tavoli tecnici per confronti che alla fine non producono assolutamente nulla".

Ma è anche possibile che quei 32 milioni di euro di deficit esistano e nelle cifre dettate dal Comune: "Ma ci si deve ricordare che l'indebitamento di Hcs è accelerato con la fusione di Etm ed Etruria Servizi - ha spiegato l'ex assessore al Bilancio Gian Piero De Angelis - che hanno una loro storia e un loro peso".

Quindi, basta accuse "da campagna elettorale dato che questa è già superata. O ci si rimbocca le maniche - ha concluso il consigliere Daniele Perello - o non si va da nessuna parte".

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