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Vigilessa aggredita: il comandante Fontana ringrazia per il forte spirito di dovere

Con qualche ritardo il Comandante dei Vigili Urbani Remo Fontana esprime solidarietà per il brigadiere Gorla e ringrazia le altre pattuglie

"Trovandomi per qualche giorno fuori città per motivi familiari, ho appreso con forte sgomento nella tarda mattinata di oggi, la notizia relativa all’ignobile aggressione perpetrata ai danni del Brigadiere Gorla Eleonora. Telefonicamente, mi sono immediatamente accertato delle condizioni psico/fisiche riportate dal Brigadiere, con il quale ritengo doveroso complimentarmi,  unitamente al Tenente Volpi, compagna di pattuglia al momento dei fatti, per l’intervento effettuato con forte spirito del dovere ed in spregio del pericolo cui andavano incontro, prontamente intervenute nei confronti di un individuo che stava dando in escandescenze urlando all’impazzata nei pressi di una scuola, mentre si trovavano a transitare sui luoghi.

I miei apprezzamenti vanno inoltre ai colleghi della pattuglia radiomobile, prontamente intervenuta, che ha contribuito, e consentito unitamente alle predette, il fermo del soggetto macchiatosi dell’orrendo episodio.
Vorrei con l’occasione evidenziare come negli ultimi anni, le leggi ci vogliono sempre più poliziotti quando questo fa comodo, come su tutto quanto concerne la sicurezza urbana, mentre in altri casi semplici impiegati comunali.

Con il recente decreto legge del dicembre 2011, tutti i corpi di polizia, compresa la locale, dovrebbero avere presso la loro caserma, le celle di sicurezza per eventuali arresti in flagranza di reato, laddove l’arresto è facoltativo, cosa che mi risulta abbia creato non poche difficoltà anche a numerose istituzioni a carattere statale, figuriamoci  a quelle locali, che hanno subito la continua mannaia delle restrizioni delle varie leggi finanziarie. Celle che dovrebbero essere allestite in modo da consentire gli standard minimi per la momentanea detenzione di una persona, compresa la fornitura del vitto agli alloggiati e i servizi igienici, naturalmente tutto questo, sempre con i fondi disponibili, o per meglio dire, non disponibili.

Altro fattore certamente non meno rilevante, è che nel caso di una malattia invalidante, subita per causa di servizio, questa, secondo le nuove norme, non è riconosciuta alla polizia locale. Mi spiego meglio, nel caso dell’aggressione di oggi al Brigadiere e collega Gorla, che fortunatamente seppur avendo procurato lesioni al viso, non sembra dalle notizie in mio possesso, che possa lasciare malattie invalidanti al Brigadiere, a questi non sarebbero comunque state riconosciute le indennità giustamente previste per le cause di servizio agli appartenenti delle altre forze di polizia dello Stato.

Altro grosso problema comune più o meno a tutte le polizie locali d’Italia è la carenza di organico, dovuta come sempre alla scure abbattutasi sugli enti locali e che ha tagliato ormai da tempo nettamente i fondi necessari alle assunzioni di nuovi agenti, ma anche di sottufficiali ed ufficiali.
In proposito è bene rammentare gli innumerevoli servizi cui è preposta per varie leggi, la polizia locale e la preparazione necessaria per il personale che quotidianamente deve far fronte agli altrettanti innumerevoli situazioni che vengono a presentarsi e dare quindi le necessarie e giuste risposte alla cittadinanza, cercando di innalzare il livello di sicurezza percepito dalla stessa, mediante una presenza costante e capillare sul territorio, garantendo così una civica e pacifica convivenza, come ad esempio il pattugliamento per il fenomeno dei furti di appartamento nelle zone di S.Gordiano e Boccelle.

Non per ultimo, il nostro contratto di lavoro è fermo da tempo, come il nostro potere di acquisto che va sempre sciamando, con stipendi da fame, ma nonostante questo, con spirito di attaccamento al lavoro e di abnegazione, si continua a lavorare  in ogni giorno del mese e dell’anno, ed in ogni condizione di tempo e luogo, rischiando in tanti casi, come quello del Brigadiere Gorla, anche la vita….esempio recente ed agli occhi di tutti, il Vigile Urbano di Milano, investito con la sua bicicletta e vilmente trucidato, durante un normalissimo servizio d’istituto, da uno squallido individuo, risultato poi già pregiudicato.

Anche se ce ne sarebbe da dire ancora per molto, concludo esprimendo la mia più grande solidarietà e vicinanza alla collega Gorla, come a tutto il resto del Corpo di Polizia Locale da me diretto, nell’auspicio che nel prossimo futuro, l’azione di Governo, possa rivedere le sue intenzioni sulla polizia locale in genere, anche in virtù della società che sta rapidamente cambiando e non sempre purtroppo nel modo che si vorrebbe. Uomini e donne,  quelli della Locale, che vogliono lavorare garantendo la sicurezza della popolazione in concorso con le altre forze di polizia a valenza statale, nel rispetto reciproco e con eguali riconoscimenti, ma garantendo in primis, anche la propria sicurezza".
 

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