In un momento storico particolare per la sanità pubblica, la Fondazione Angelo Molinari continua a stare al fianco della sanità locale. Donati due computer e stampanti al reparto di Oncologia dell'ospedale San Paolo, richiesti dall'amministrazione Asl a marzo del 2012 ma mai pervenuti, e donati ieri mattina direttamente dalla Fondazione.

"Questi computer - spiega il dottor Camillo Redi, capo sala DHI Oncologico - permetteranno di migliorare e accelerare le prestazioni del nostro reparto. Fino ad oggi - prosegue - utilizzavamo delle semplici agende per prendere appuntamenti, scrivere le terapie dei singoli pazienti, appuntare il loro stato di salute. Purtroppo, la mole di lavoro è molta, sulla base delle statistiche dello scorso anno 2012, abbiamo eseguito 1,211 chemioterapie, 79 trasfusioni, tante terapie intermistiche tenute da medici specializzati e 3mila visite oncologiche, e per quest'anno - aggiunge - si prevede un notevole aumento. Un plauso va sicuramente ai membri del reparto: 4 infermieri e un assistente, che si impegnano a,l massimo nel cercare di coprire tutte le richieste che ci arrivano". Un reparto che da tempo usava pc obsoleti e comunque vecchi che rallentavano il regolare svolgimento delle attività del DH Internistico: registrazione clinica visite effettuate, registrazione appuntamenti, monitoraggio pazienti in trattamento chemioterapico, monitoraggio terapia del dolore. "Abbiamo provveduto - afferma il Sindaco Effettivo della Fondazione Molinari, Mario Romano - all'acquisto appena scoperta questa realtà. Sicuramente avremmo potuto intervenire ancor prima se i tempi di accettazione della richiesta di donazione da parte dei vertici della Asl fossero stati molto più rapidi". All'inizio dello scorso gennaio, infatti, alla Fondazione Molinari sono pervenute anche delle richieste da parte del neo reparto Pronto Soccorso e da Oculistica: il primo ha bisogno di macchinari e accessori di prima necessità, il secondo di macchinari idonei alle persone con ridotta attività motoria che hanno difficoltà a sedersi sugli scomodi sgabelli attualmente in uso e che spesso sono causa di cadute. "Appena venuti a conoscenza di queste richieste - spiega Mafalda Molinari - non abbiamo potuto che accettare di acquistare tutti questi macchinari necessari per il bene della salute pubblica. Sicuramente la burocrazia molto farraginosa dell'amministrazione Asl ha rallentato tutte le nostre intenzioni, in quanto solamente la scorsa settimana siamo venuti a conoscenza dell'approvazione della nostra richiesta di donazione e che, quindi, potevamo procedere con l'acquisto di tale macchinari, ovvero, a distanza di due mesi dalla richiesta. Questo vuol dire inoltre, che i reparti carenti dei materiali richiesti dovranno attendere per lo meno un altro mese prima dell'arrivo del materiale che abbiamo provveduto subito a ordinare. Ma purtroppo - conclude Mafalda Molinari - in questo settore, non tutti i pazienti hanno a disposizione questo tempo".