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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Asl RmF, il Comitato di Salute pubblica boccia tutti

Critiche alle organizzazioni sindacali di categoria e al commissario straordinario Camillo Riccioni

Il Comitato di Salute pubblica non risparmia colpi a nessuno. Prima ai sindacati che forse sono stati svegliati "dal prossimo arrivo della primavera". "Infatti - spiegano - non abbiamo letto, ad esempio, comunicati di protesta per una decisione commissariale che, a fronte del licenziamenti di alcuni precari, ha sottoscritto un accordo con se stesso per erogare 60 euro all'ora in più di diaria a medici della Asl Roma A da portare sulla Roma F. Né abbiamo letto comunicati di protesta per una risonanza magnetica acquistata da chi da chi c'era prima a prezzi stracciati e non ancora installata, né per l'incredibile ritardo nell'apertura del nuovo Pronto Soccorso e della nuova Rianimazione (che il commissario non faccia comunicati roboanti gloriandosi di quanto ha realizzato il precedente direttore generale) né per la perdurante inutilizzazione della nuova sala mortuaria e della nuova farmacia (sempre realizzata da chi c'era prima, esattamente come il nuovo Pronto soccorso di Bracciano) né per la non apertura del reparto di chirurgia donne la cui ristrutturazione, a spese della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia e sempre su progettazione di chi c'era prima, è terminata da molti mesi. Ma non aveva dichiarato che sarebbe andato in Regione a sbattere i pugni sul tavolo della sua amici presidente, oggi parlamentare Pdl visti i brillanti risultati ottenuti in Regione Lazio, per ottenere ciò che era stato negato a chi c'era prima?".

Ma il Comitato di Salute pubblica non si lascia scappare nemmeno un colpo. Sotto mira anche l'annuncio del Registro Tumori. "Sempre parole. Non abbiamo visto un piano e non abbiamo conosciuto i costi, solo annunci. Non è che si è fatta la solita splendida operazione mediatica degli annunci a vuoto tanto per tenere buoni tutti? D'altra parte i maestri di questo Commissario sappiamo chi sono. Non ha considerato il Commissario che invece di parlare di Registro Tumori sarebbe meglio utilizzare i pochissimi soldi che ci sono per far funzionare l'ospedale? Sai che soddisfazione spendere per registrare il numero dei malati (come già fa l'Asp) per poi farli curare lontano da casa! Non è che aveva ragione quell'altro, quando diveva no a un Registro tumori distrettuale nella situazione data? Ebbene sì, signor Commissario! Su di una cosa ha ragione: la sanità che cambia va toccata con mano e non letta solo sui giornali. Nel generale silenzio e nell'acquiescenza dei più - concludono dal Comitato - noi l'abbiamo toccato con mano questo cambiamento, questo prima di adesso, e ci siamo bruciati la mano, una mano che siamo stati costretti a farci curare lontano!".

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