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Sanità, chiude l'AmbuMed all'ospedale San Paolo di Civitavecchia

A deciderlo il 24 aprile scorso la Regione Lazio. Critiche da parte di Fimmg Lazio: "Anche questa volta si chiude un servizio ma non si offre alcuna alternativa"

Chiude i battenti l'AmbuMed inaugurato solo lo scorso anno, presso l'ospedale San Paolo di Civitavecchia, fortemente voluto dalla Regione Lazio e che avrebbe dovuto intercettare i malati in codice bianco e verde così da non intasare il Pronto Soccorso.

A deciderlo sarebbe stata a quanto pare la Regione Lazio. Il motivo della scelta starebbe nella decorrenza dei termini della sperimentazione e "perché non si conoscono i dati e perché non sono state effettuate, dalla Regione, gli adempimenti contrattuali". E così dal 24 aprile a mattina i medici di medicina generale non hanno preso servizio. "Le strutture di questo tipo chiuse a Roma - spiega Fimmg Lazio - sono quelle del Cto, Pertini, San Camillo, Sant'Andrea, Policlinico Tor Vergata, San Giovanni". Nelle province, oltre all'AmbuMed dell'ospedale San Paolo di Civitavecchia, hanno chiuso anche quelli di Terracina, Spaziani di Frosinone e il Santa Maria Goretti a Latina.

Un progetto che nel corso di questi mesi ha drenato dai pronto soccorso, secondo i dati di Fimmg Lazio, 35mila pazienti. "Cittadini - spiega - che hanno avuto una risposta in tempi brevi, senza aspettare le regolamentari ore seduti in attesa della chiamata e che sono costati alla Regione meno di 50 euro a visita, contro i 240 euro che costa un accesso con codice verde. Non abbiamo compreso la scelta della struttura commissariale, ed eravamo disponibili, come sempre, a qualsiasi iniziativa per evitare i disagi ai cittadini, soprattutto durante i ponti di questi giorni. Anche perché tale scelta non crea alcun problema ai medici di famiglia che turnavano fino a ieri nei presidi individuati, ma solo disagi ai cittadini. Da oggi - aggiunge - quelle persone per farsi curare dovranno fare file di ore e intasare le sale d'aspetto dei pronto soccorso". E con la fine del progetto, è stata sospesa anche "la centrale operativa telefonica gestita sempre dai medici di medicina generale che in questi mesi dato un contributo significativo nell'indirizzare i pazienti alle strutture territoriali esistenti, le 380 Unità diCure Primarie, gli AmbuMed, Piazza Istria. Dobbiamo purtroppo prendere atto che nonostante i nostri sforzi nel proporre, anche in corsa, valide alternative, neanche prese in considerazione, anche questa volta, come negli anni precedenti, si chiude un servizio ma non si offre alcuna alternativa, scaricando sui cittadini i disagi".

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