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Civitavecchia: restaurato manoscritto del ‘700

Il manoscritto “Dizionario introduttivo di tutte le robe appartenenti all’artiglieria”, torna agli antichi splendori

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Grazie a un contributo “ad hoc” messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia con il bando 2017 afferente al settore “Arte, Attività e Beni culturali”, nella biblioteca del Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito può tornare al suo antico splendore il manoscritto “Dizionario introduttivo di tutte le robe appartenenti all’artiglieria”.

L’opera, risalente al 1731, rappresenta una testimonianza di immenso valore culturale, non solo per gli scritti e la documentazione in essa contenuti, ma per il suo particolare significato storico, capace di mantenere vive le tradizioni centenarie dell’Arma d’Artiglieria. Secondo di due tomi, nelle oltre 500 pagine del manoscritto gli autori descrivono con approfondita e attenta analisi dei particolari, l’intero patrimonio di materiali e mezzi dell’Artiglieria di quei tempi, custoditi nel 1700 nell’Arsenale di Torino. Il risultato di questo restauro, tecnicamente definito di natura “conservativa”, è stato portato a termine dal famoso Studio Crisostomi di Roma, azienda da anni al servizio delle Istituzioni Pubbliche preposte alla conservazione e alla tutela del patrimonio culturale italiano.

Difficile e molto articolato l’intervento restauratore portato avanti dai tecnici. Si è passati dalla depolveratura dell’intero volume alla pulitura a secco delle carte, dalla misurazione del PH ai testi di solubilità dell’inchiostro. E così via con altre tipologie di risanamento. Con il secondo tomo del “Dizionario introduttivo di tutte le robe appartenenti all’artiglieria”, il patrimonio librario custodito presso il Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito, considerato dagli esperti un vero monumento di storia e punto di riferimento per visitatori e studenti, si arricchisce di un’opera di altissimo valore storico.

La Biblioteca del Centro, infatti, custodisce oltre 136.000 volumi di storia, letteratura, scienze naturali ed applicate, geografia universale, lingue straniere, materie prettamente militari e libri attinenti a tante altre discipline. Inoltre, sono presenti 12.000 tra carte topografiche e mappe nazionali ed estere, enciclopedie universali e tematiche, sinossi, testi manoscritti e la raccolta dei fascicoli della Gazzetta Ufficiale, a partire dal 1875. La sua collocazione iniziale a Torino si è giovata di preziose donazioni di Casa Savoia di volumi e collane di grande pregio, così come particolare interesse rivestono gli 8 Incunaboli del 1400, volumi del 1500, i 53 volumi del 1500 , i 271 del 1600, e circa 7000 settecentini. Inoltre, vanta testi seicenteschi e settecenteschi provenienti dalle biblioteche reali di Casa Savoia, dalla “Description de l’Egypt” del 1820 con le sue meravigliose acqueforti, prime immagini scientifiche che l’occidente ha dell’Egitto, e dalla sezione cartografica con la mappa russa della battaglia di Plevna del 1877 (con le traduzioni manoscritte e i commenti degli ufficiali di Stato Maggiore italiani dell'epoca). 

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