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Complicazioni durante il parto, oggi l'autopsia. L'Asl apre un'indagine

Secondo quanto si appreso, la direzione del reparto di Ostetricia di Tarquinia non aveva informato la direzione della Asl della morte della neonata

È durata solo sette ore la vita di Viola, una neonata morta sabato mattina nel reparto di ostetricia dell'ospedale di Tarquinia, in provincia di Viterbo, a causa di una serie di complicazioni durante il parto. I genitori, residenti a Vetralla, hanno dato mandato ai loro legali di presentare un esposto alla procura della Repubblica di Civitavecchia, competente per territorio. Il pubblico ministero Lorenzo Del Giudice, titolare del fascicolo, conferirà oggi  l'incarico per l'esecuzione dell'autopsia, che potrebbe essere svolta in giornata.

Secondo quanto si  appreso, la mamma della bambina, 41 anni, alla prima gravidanza, è arrivata in ospedale poco prima delle 22, con le contrazioni in atto. Circa mezz'ora dopo è entrata in sala parto. All'improvviso si sono manifestate delle complicazioni. Le ostetriche hanno fatto intervenire il ginecologo di turno, il quale ha praticato un'incisione alla donna e ha fatto nascere la neonata. Le condizioni della piccola, con il passare delle ore sono andate per progressivamente peggiorando. Ha manifestato difficoltà respiratorie e i suoi parametri vitali erano sotto la norma. Le è stato somministrato dell'ossigeno e dell'adrenalina, ma non c'è stato miglioramento. I medici hanno anche chiesto un consulto ai colleghi dell'ospedale Bambin Gesù di Roma, i quali avrebbero risposto che la neonata non sarebbe sopravvissuta al trasporto. Alle 5,30 il decesso.

I genitori, ai quali in un primo momento era stato detto che le difficoltà della bambina erano probabilmente dovute al fatto che aveva ingerito del liquido amniotico, hanno chiesto spiegazioni. La risposta è stata che avrebbero dovuto attendere l'esito dell'autopsia. Nella stessa mattinata hanno dato quindi mandato ai loro legali di presentare un esposto, al quale sono stati allegati tutti gli accertamenti eseguiti durante la gestazione. Esami dai quali non emergerebbe alcuna anomalia né per la madre né per il feto.

La direzione generale della Asl di Viterbo, informata quattro giorni dopo dell'accaduto, ha disposto un'indagine interna e ha chiesto al responsabile del reparto di Ostetricia una dettagliata relazione. Tra l'altro, il direttore sanitario aziendale Marina Cerimele ha chiesto conto anche del ritardo nella comunicazione del decesso della neonata.

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