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Tirrenica: Ance Lazio, Authority acceleri monitoraggio

"Su Civitavecchia Nord - Tarquinia agire per non penalizzare le aziende"

L'associazione nazionale costruttori edili (Ance) del Lazio torna a rivolgersi all'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici per le presunte irregolarità nella realizzazione del tratto autostradale Civitavecchia Nord-Tarquinia della Civitavecchia-Livorno. Lo fa con una lettera aperta pubblicata sulla rivista Lista nel numero in uscita in questi giorni - si legge in un comunicato - "per chiedere al presidente dell'Autorità Sergio Santoro di accelerare l'azione di monitoraggio e verifica iniziata il 4 maggio scorso a seguito dell'istanza presentata da Ance Lazio e Associazione costruttori edili di Roma r Provincia (Acer) il 19 gennaio 2012".

"I ritardi nel sanzionare comportamenti scorretti e lesivi della concorrenza e del mercato non fanno che sottrarre opportunità di lavoro rilevanti al sistema locale delle imprese, già duramente colpito dalla crisi e dal forte calo dei bandi di gara - afferma nella nota il presidente di Ance Lazio Stefano Petrucci - l'istruttoria riguarda il caso relativo alla società concessionaria Sat Spa, relativamente alla realizzazione del tratto autostradale Civitavecchia Nord-Tarquinia. In particolare la società ha ricevuto in affidamento in house e ha avviato a ottobre del 2011 i lavori della tratta laziale dell'autostrada tirrenica, da Tarquinia a Civitavecchia Nord. Si tratta dell'ampliamento dell'asse stradale e della creazione di un'area di esazione e di tre svincoli lungo un tratto di 14,6 chilometri, per un investimento di 174 milioni di euro".

"L'affidamento dei lavori è avvenuto però in violazione delle norme comunitarie che prevedono, in caso di interventi di interesse pubblico, la previsione di almeno un momento di evidenza pubblica da realizzarsi a monte, nel momento in cui si affida la concessione (o si individuano nuovi soci del concessionario), o a valle, quando si procede alla materiale esecuzione dei lavori".

"Eventi che nel caso della Sat Spa non si sono mai verificati - denuncia Petrucci - mi riferisco al fatto che, nel caso in esame, un soggetto privato individuato quale concessionario, in assenza di qualsiasi procedura di evidenza pubblica, abbia avuto la possibilità di realizzare in house una gran parte dei lavori oggetto della quale concessione (ad oggi ben il 60%) senza mettere i medesimi in gara".

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