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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Area Metropolitana, il consiglio comunale non si esprime

Si attende di conoscere la sentenza della Corte Costituzionale sulla manovra Monti impugnata per violazione delle norme che regolano la decretazione d'urgenza

Il consiglio comunale di Civitavecchia decide di non decidere. Argomento: Area Metropolitana o Provincia dell'Etruria.

Nonostante infatti la vivace discussione che ha portato consiglieri di maggioranza e opposizione confrontarsi sulle proprie posizioni ed esporre le proprie tesi a favore o contro l'accorpamento di Civitavecchia all'Area Metropolitana, la maggioranza ha deciso di approvare un ordine del giorno che non fa altro che lasciare Civitavecchia in uno stato attendista. Attendere cioè la sentenza della Corte Costituzionale sulla manvora Monti impugnata dalla Regione Lazio per violazione delle norme che regolano la decretazione d'urgenza. Sentenza che dovrebbe arrivare il 6 novembre 2011.

Ma non solo, stando al sindaco Pietro Tidei, sarebbe opportuno per la città "entrare a far parte dell'Area Metropolitana, da cui sicuramente trarrà dei vantaggi. Solo dopo aver sperimentato la convivenza con Roma potremo valutare serenamente se il nuovo assetto istituzionale sia positivo o negativo. In quel momento potremmo sempre decidere di deliberare l'uscita dall'Area Metropolitana e l'entrata nella Provincia dell'Etruria". Provvedimento che viceversa (dalla Provincia dell'Etruria all'Area Metropolitana) non può essere effettuato. E sarà proprio in quel caso che si potrebbe procedere anche alla consultazione popolare.

Ed è proprio qui il contendere tra le parti. L'opposizione infatti ha presentato un ordine del giorno in cui si chiede esplicitamente l'indizione immediata di un Referendum popolare "affinché sia Civitavecchia a scegliere dove andare". Ordine del giorno a cui la coalizione di Pietro Tidei ha detto no. Nonostante qualche consigliere di maggioranza, grazie al quale è stata resa possibile anche se in forma molto labile, l'introduzione della possibilità di una consultazione popolare, fosse molto più vicino, come pensiero, a quanto illustrato dall'opposizione guidata da Moscherini. Vicino almeno nei timori. Come Ismaele De Crescenzo (Sel): "Il Governo Monti ha calato dall'alto un provvedimento. Ma sono i cittadini che devono esprimersi. Non è di competenza dei politici o dei partiti decidere, ma delle istituzioni e dei cittadini. Chi ha già scelto - aggiunge De Crescenzo riferendosi ai Comuni che hanno già deliberato l'entrata o l'uscita dall'Area Metropolitana - credo abbia peccato di presunzione". E si dice preoccupato "delle troppe competenze che, con questo nuovo riassetto, avrà la Città Metropolitana che rischia di offuscare le città soprattutto periferiche. E Civitavecchia ne è un esempio".

 

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