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Marina, autorizzazione concessa grazie alla tombatura dei locali

Da palazzo del Pincio replicano alle dichiarazioni dell'ex sindaco Giovanni Moscherini sulla presunta "marcia indietro della Soprintendenza" che ha concesso il nulla osta per il completamento dei lavori alla Marina

"Oggi la Soprintendenza ha concesso la sua autorizzazione a seguito dell'atto in cui questa amministrazione si è obbligata a chiudere i locali sottostanti la Marina tombandoli".

Da palazzo del Pincio cercano di chiarire una volta per tutte il motivo che ha spinto la Soprintendenza, che per lungo tempo ha bloccato i lavori alla Marina, a dare l'ok al completamento dell'opera. Dopo che l'ex sindaco Moscherini ha insinuato che l'ok arriva grazie alla deposizione, che dovrebbe avvenire a giorni, della sentenza del Tar del Lazio sul ricorso presentato dalla passata amministrazione.

"Il percorso che ha portato all'attuale svolta positiva per la Marina è stato intrapreso a luglio dai competenti uffici comunali. Infatti i Lavori Pubblici hanno provveduto a cestinare il pesante e intricato fascicolo di lettere e ricorsi, verbali e denunce che si sono accumulati negli ultimi anni, ricominciando tutto da capo". E così "l'iter intrapreso ex novo si è concluso positivamente con un nulla osta rilasciato nei tempi previsti e di questo si ringrazia la Soprintendenza".

Se i lavori possono riprendere dunque è solo grazie alla tombatura dei locali. Tombatura che "tutto il carteggio, i ricorsi e i controricorsi montati fino al maggio 2012 tendevano a scartare proprio questo punto, rifiutando di chiudere i locali stessi per i quali evidentemente si aveva in progetto ben altra destinazione. Un rifiuto - concludono da palazzo del Pincio - che di fatto aveva bloccato tutto, rimosso il quale è puntualmente arrivato il via libera della Soprintendenza".

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