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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Rinnovo Aia di Tvn: "Altro che vittoria, un vero e proprio fallimento"

Pesanti le critiche mosse dagli ambientalisti alla Conferenza dei servizi per il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale alla centrale Enel di Tvn

Altro che "vittoria storica" come l'ha definita il sindaco Pietro Tidei di ritorno dal Ministero dell'Ambiente. Quella Conferenza dei servizi può essere definita un vero e proprio fallimento. Almeno così la pensano gli ambientalisti, presenti alla Conferenza dove hanno depositato agli atti tutte le richieste contenute nelle osservazioni che il Movimento No Coke, il Forum Ambientalista e l'Isde - Medici per l'Ambiente hanno redatto e sottoposto all'attenzione dei cittadini di tutto il comprensorio.

"Nella Conferenza dei servizi sono state accolte tutte le pretese di Enel a esclusivo beneficio del conto in banca degli azionisti" tuonano gli ambientalisti. E così ora la centrale potrà aumentare le ore di lavoro, portandole da 6mila e 7,5mila. Ma non solo. "Enel potrà aumentare anche la quantità di polveri sottili emesse". Il sindaco Tidei ha infatti chiesto l'abbassamento della quota massima di emissioni delle polveri, portandole da 260 tonnellate all'anno a 160 tonnellate. Peccato però che "secondo i dati rilevati dall'Enel e approvati dalle autorità competenti, l'intero impianto - spiega Simona Ricotti del Forum Ambientalista - a pieno regime nel 2011 ha prodotto un totale di 55 tonnellate di polveri, ovvero circa un terzo del limite che il Sindaco ha imposto, con severità memorabile nella conferenza dei servizi".

Per quanto riguarda poi la chiusura della centrale fissata al 2034, gli ambientalisti si chiedono: "Qual è il motivo dell'esultanza? Crediamo che qualsiasi persona mediamente dotata di buon senso non possa che considerarla più che una prescrizione una profezia da cartomante. La chiusura della centrale nel 2034 era stata già decreatata nella Via prima dell'entrata in funzione dell'impianto". Per gli ambientalisti, il Sindaco e anche "gli altri enti rappresentati in Conferenza dei servizi" hanno perso "un'importante occasione per ridurre il carico inquinante sul nostro territorio che già così pesantemente sta pagando gli effetti degli oltre 50 anni di servitù energetica ma ancor più grave che si spacci come vittoria storica l'accettazione passiva della maggior parte delle richieste Enel. Accettazione che, ne siamo certi, faciliterà le trattative sulle compensazioni economiche che il Comune sta conducendo con l'ente elettrico e che passano, ancora una volta, sulla pelle e la salute della popolazione di Civitavecchia e dell'Alto Lazio". Ma non solo. Tidei aveva annunciato, in conferenza stampa, che le sue prescrizioni e quanto da lui dichiarato durante la Conferenza dei servizi, era stato pienamente condiviso anche dagli ambientalisti. Questi ultimi però negano. Anzi lo diffidano "dall'affermare di aver fatto proprie le richieste dei No Coke e delle associazioni ambientaliste, e ci riserviamo, non appena il provvedimento definitivo verrà pubblicato, di far valere le ragioni del popolo inquinato, ricorrendo avverso lo stesso in tutte le sedi compententi".

"Quanto registrato durante la Conferenza dei servizi - ha concluso Marzia Marzoli dei No Coke Alto Lazio - non è altro che un doppio fallimento. Dal punto di vista ambientale e dal punto di vista politico". E invita "a chi ancora oggi conserva un po' di dignità di fare uno scatto avanti combattendo questa battaglia al fianco delle associazioni e dei cittadini".

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