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Trastevere, parte il nuovo porta a porta ma "è tutto inutile senza le multe"

La presidente del Comitato Vivere Trastevere, Dina Nascetti: "Ancora non c'è l'ordinanza del sindaco che vieta di lasciare i sacchetti in strada, senza quella il modello non ha senso". Stefano Marin, presidente commissione Rapporti con Ama rincara: "Le brochure non sono inglese"

Già la Tari costa cara, se poi le strade sono sporche e la raccolta non funziona, neanche con le migliorie promesse, la rabbia dei cittadini esplode. A Trastevere è cambiata la raccolta rifiuti. Un nuovo porta a porta è partito dal 15 giugno, due giorni che per qualcuno sarebbero sufficienti a dimostrarne il fallimento. "E' tutto molto confuso" spiega la presidente del comitato Vivere Trastevere, Dina Nascetti. 

"Non si capisce dove sono queste piazzole per il conferimento, alcune sono troppo lontane per gli anziani che devono fare 300 metri a piedi. Tenere l'umido dentro gli androni lo capite cosa vuol dire? Un odore insopportabile nei palazzi, specie col caldo. La brochure non è tradotta neanche in inglese ma sappiamo bene che qui i turisti sono il problema principale". E poi, dettaglio non da poco, "questo nuovo sistema dovrebbe stare in piedi sulla base di un'ordinanza del sindaco che ancora non c'è". Si tratta dell'impianto normativo che dovrebbe vietare di lasciare i sacchetti fuori dal portone di casa, pena sanzioni salate, asse portante del modello, ma ancora allo studio degli uffici.  "Questione di giorni" fanno sapere dal I municipio. Ci sono dei tempi burocratici da rispettare. E comunque, per i vertici di via della Greca, quelle lanciate sono accuse strumentali. 

LA REPLICA - "Credo che ci siano delle persone che vogliono far apparire la città come ingovernata" risponde a stretto giro la presidente del parlamentino, Sabrina Alfonsi. "Il sistema messo in campo due giorni fa non può essere ancora giudicato. In questore si stanno ancora consegnando i bidoni, e comunque già dalla prima sera abbiamo avuto riscontri positivi perché tanti cittadini hanno conferito i sacchetti nelle nuove piazzole, e già questa mattina le strade erano molto più pulite". Per quanto riguarda l'ordinanza, la presidente conferma che "è questione di ore". Le misure sanzionatorie però "entreranno in vigore nel momento in cui il sistema sarà collaudato". 

IL NUOVO MODELLO - Ma, ricapitolando, com'è cambiata la raccolta? Si è spostata negli androni degli immobili dove in appositi bidoni divisi per tipologia di rifiuto da conferire i residenti ripongono i sacchetti. Ma ci sono anche delle piazzole di raccolta, sette in totale, dove si può portare l'immondizia a mano dal lunedì al sabato, dalle 7 alle 9,30 e dalle 20 alle 22,30. Poi è previsto il doppio passaggio degli operatori per le utenze non domestiche e appunto il divieto di abbandonare l'immondizia in strada. Il nuovo sistema è partito da due giorni, pochi per esprimere un verdetto. Le due raccolte ancora coesistono e il municipio si è dato l'estate per sperimentare il modello. Ma c'è chi, anche nel parlamentino, muove critiche di metodo. 

"Le brochure distribuite per il quartiere non sono in inglese, il che è assurdo visto che le utenze che ospitano turisti tipo bed&breakfast sono quelle che danno più problemi sul fronte rifiuti". A parlare è Stefano Marin, presidente della commissione Trasparenza e rapporti con Ama. "Sempre nel volantino, che per molti è l'unico mezzo disponibile per informarsi, non c'è scritto quando comincia la raccolta, nè del divieto di lasciare sacchetti in strada nè delle multe". "Ho convocato Ama in commissione per capire se si può provvedere al più presto a queste omissioni. Chiederò anche per quale ragione la brochure non è passata in da noi per l'approvazione". 

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