Trastevere, nuova pavimentazione a Piazza Mastai: "Ora va tolta ai senzatetto"
Inaugurata oggi dall'Assessore Paolo Masini e dalla presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi. A breve incontri per un progetto condiviso con i cittadini
Prima camminarci era un'impresa eroica: un percorso a ostacoli, tra sanpietrini divelti e buche ogni due metri, rendeva impossibile anche solo attraversarla. Da oggi piazza Mastai, nel rione Trastevere, cambia volto, o almeno ci prova. Primo passo per renderla nuovamente fruibile ai cittadini è la nuova pavimentazione, inaugurata questa mattina dall'Assessore alle Periferie e alla Manutenzione Urbana, Paolo Masini, insieme al presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi.
Il lavoro, fatto partire dalla scorsa giunta (il 19 marzo 2013), è costato 500 mila euro e ha riguardato l'installazione di 1600 mq di lastre di basalto (con riutilizzo di quelle in buone condizioni), la collocazione di nuovi cordoli di travertino, la rimozione e ricollocazione del selciato, il rifacimento dei cigli attorno alle alberature e la sostituzione delle caditoie e dei chiusini.
Soddisfatti l'assessore e il minisindaco, che ribadiscono l'importanza di lavorare 'a braccetto'. Soprattutto in futuro. Finito infatti il plauso per i nuovi sanpietrini ora la piazza deve essere vissuta, e non solo attraversata. "Ci incontreremo con la cittadinanza per elaborare un progetto condiviso e pensare come dare nuova vita a uno spazio che deve rientrare nel tessuto cittadino, già spaccato dal tram 8 e da viale trastevere". E c'è chi suggerisce di pensare prima di tutto ai bambini. Sulla piazza affaccia una scuola materna, e di istituti ce ne sono in abbondanza in tutto il rione.
"Si dovrebbe pensare ai più piccoli, mettere dei giochi. Così non ha un senso". Parola di nonno Alessio, residente del quartiere, che avrebbe piacere a portare i nipoti a giocare nella piazza. Qualunque cosa per Rosa (nome di fantasia, ndr) pur che si intervenga sull'onnipresenza dei 'senza tetto'. La signora aspetta fuori dalla scuola i suoi due figli e non ne può più di assistere al pranzo dei veri 'padroni' della piazza: "barboni che si cucinano di tutto addirituttura con pentole e fornelli". E cucinare, a quanto pare, è la pratica meno fastidiosa.
"Per questo diventa fondamentale che la piazza rientri all'interno di un progetto di vita più ampio" spiega la presidente Alfonsi. Ma non solo, resta un'altra questione da risolvere: la chiusura al traffico della piazza da via Luce, lato dove affaccia il Ministero dell'Economia. Dei pioli impediscono l'accesso alle auto, in teoria. "Lo spazio tra un ostacolo e l'altro è troppo largo e le macchine passano comunque" continua Alfonsi. Passaggio che ha contribuito a distruggere la precedente pavimentazione. E che forse sarebbe il caso di chiudere al più presto.
