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Piazza Navona, l'Anticorruzione annulla il bando e la Befana salta anche quest'anno

A chiederlo il commissario in seguito alle verifiche effettuate da una Commissione ispettiva interna e dall'Anac. Campidoglio: "Irregolarità formali e sostanziali". Alfonsi: "La relazione parla di disciplinare lesivo della par condicio"

Nella procedura di assegnazione delle postazioni per il mercatino della befana di piazza Navona sono emerse irregolarità. E' quanto emerge dalla verifica effettuata da una Commissione Ispettiva Interna che era stata incaricata proprio dal commissario straordinaro capitolino Francesco Paolo Tronca che, in seguito alle polemiche emerse sulle assegnazioni, ha acceso un faro sui procedimenti amministrativi. Non solo. Anche gli esiti "dei controlli effettuati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, richiesti dal Commissario Tronca in forma di parere, giungono alle medesime considerazioni sostanziali di irregolarità delle procedure di affidamento" spiega il Campidoglio. 

Per il secondo anno di seguito il tradizionale mercatino natalizio della Capitale è a rischio. Come ha comunicato il Campidoglio in una nota infatti Tronca ha chiesto di procedere con un annullamento. Si legge nella nota: "Dall'ispezione sono emerse irregolarità, formali e sostanziali, che compromettono l'integrità dell'azione amministrativa. Da qui la decisione del Commissario Tronca, che ha richiesto al Municipio I di esercitare il potere di autotutela per l’annullamento degli atti relativi al procedimento di gara" spiega il Campidoglio.

Le polemiche sono scoppiate all'inizio della settimana quando, con la pubblicazione on-line della graduatoria, emerge come la maggior parte dei banchi è stata assegnata ad un'unica famiglia, i Tredicine, gli stessi che per anni hanno dominato anche sulla scena di piazza Navona.

Nel mirino soprattutto uno dei criteri alla base del bando che hanno determinato tale risultato, ovvero quello dell'anzianità, e le modalità di determinazione delle graduatorie finali. Secondo quanto si apprende, nei verbali di gara non c'è evidenza delle operazioni compiute per l'attribuzione dei punteggi che hanno portato alle graduatorie finali. Addirittura, in postazioni 'apicali' si sono collocate offerte per le quali, si legge nei verbali, la documentazione necessaria ad attestare la qualità della merce offerta è assente o insufficiente. Infine, a supporto, i chiarimenti avanzati dal Ministero dello Sviluppo Economico, in base ai quali la durata delle concessioni, per non ledere alla libera concorrenza, non dovrebbero essere superiori a 12 anni. 

"L'Anac ci chiede il riesame in autotutela delle procedure e, in accordo con il commissario Tronca, abbiamo deciso l'annullamento del bando per la Festa della Befana di piazza Navona. Dalla relazione della commissione interna al Campidoglio emerge con tutta chiarezza che l'unico rilievo fatto al I Municipio è sui termini di 90 giorni che doveva avere il bando. Per il resto, si sofferma esclusivamente sul disciplinare fatto inserire all'ultimo momento dall'assessorato al Commercio del Campidoglio". Così la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, intervistata dall'agenzia Dire sul tema. 

Parlando della relazione del Campidoglio nella parte che riguarda il disciplinare integrativo, Alfonsi cita le parole della commissione che "spiega che questa integrazione al bando risulta 'potenzialmente lesiva della par condicio tra concorrenti, tenuto conto della diversificazione della documentazione richiesta da allegare alla domanda'". E ancora, "laddove il punteggio risulti pari a zero, l'assegnazione è avvenuta sulla base di altri criteri". Alfonsi aggiunge poi che "sullo stesso punto intervengono anche i rilievi dell'Autorità nazionale anticorruzione, che spiega come nel caso in cui il punteggio sulla qualità fosse pari a zero, si tratterebbe di una offerta non corrispondente alle esigenze dell''amministrazione. E la qualità- ricorda Alfonsi- era il cardine del Municipio".

Intanto, la festa della Befana salterà di nuovo, ma la minisindaco quest'anno già pensa al prossimo bando e dice: "Questo ci dà l'opportunità di rivedere il bando della Befana e di arrivare alla festa che tutti vogliamo. La relazione dell'Anac può aiutare tutta l'amministrazione, perchè dà delle indicazioni che devono essere recepite in tutti i bandi. A partire dal fatto che non si può dare, a parità di punteggio, priorità a chi ha mandato prima la domanda, oppure la necessità di fare prima la verifica del possesso dei requisiti generali, cosa che oggi facciamo dopo l'assegnazione provvisoria". 

Accanto alla presidente, anche l'assessore al Commercio, Jacopo Emiliani Pescetelli, al quale "dispiace che si sia arrivati all'annullamento del bando per la Festa della Befana dopo un anno di lavoro. Del resto, come Municipio avevamo espresso subito le nostre perplessità circa il disciplinare integrativo inserito all'ultimo momento". Per il futuro, però, Pescetelli fa un appello al Comune affinchè "cambi le regole che inseriscono la Festa della Befana tra le Fiere. E'necessario aggiornare la normativa e va fatto subito. Questo è un invito che rivolgo a chiunque arrivi in Campidoglio dopo le prossime elezioni. Servono norme trasparenti per ridare a tutti la Festa della Befana che la città merita".

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