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Monti, arriva la rete di commercianti e artigiani: un rappresentante per ogni strada

Si chiama Rete Rione Monti e avrà un consiglio direttivo che riunirà il tessuto commerciale del rione, spesso spaccato sui temi legati a traffico, movida, uso degli spazi pubblici. "Ora dialogo con i residenti, dobbiamo essere uniti"

Una rete di commercianti e artigiani, riuniti "per cancellare inutili barriere e lotte interne strumentalizzate dalla politica", con un rappresentante per ogni strada e un consiglio direttivo. A Monti nasce una nuova realtà di rappresentanza dal basso. Riguarda il settore commercio, i negozianti del rione, dagli ultimi arrivati agli artigiani storici, nessuno escluso. Il nome c'è, Rete Rione Monti, e le iscrizioni sono in corso. "Il nostro è un progetto ambizioso ma realizzabile - ci spiega Renato Gargiulo, rappresentante dei commercianti di via Urbana - vogliamo un rione in cui è possibile la convivenza civile tra tutti i componenti". Con il fine di "riqualificare l'area e di aumentarne la vivibilità in maniera sostenibile, ma rendendo il rione un luogo di incontro e discussione tra le parti che lo compongono"

Perché non sempre lo è stato. Lo scontro ha avuto spesso la meglio sul dialogo quando residenti e commercianti sono stati chiamati a esprimersi su traffico, "movida", uso degli spazi pubblici. I temi "caldi" del quartiere. Dalla pedonalizzazione di via Urbana all'Ottobrata monticiana (saltata anche quest'anno), non sono mancate divergenze di opinioni sfociate in scambi avvelenati e poco costruttivi tra le parti, spesso tramite i social network. Le esigenze non sempre collimano, è vero, ma il tentativo è di sanare la frattura tornando a dialogare.   

"Dobbiamo essere uniti perché il commercio di qualità, quello che noi rappresentiamo, serve anche agli abitanti, come al commercio serve necessariamente un rione vivo e abitato". A parlare è Wilma Silvestri, titolare di una piccola bottega di abiti, a Monti da 30 anni. Sarà lei la rappresentante dei commercianti di via Panisperna. "Non è mai esistita una realtà di tutti gli artigiani di Monti, qui il tessuto commerciale è molto particolre e diverso dagli altri quartieri della città, necessita di forme di tutela specifiche, si va dai laboratori di gastronomia alle trattorie storiche ai negozi dei giovani che sperimentano nuove creazioni artistiche". Le priorità per il rione? "Il traffico sicuramente". La signora Silvestri fa parte dei favorevoli alla realizzazione di aree pedonali, pur che "le realtà del quartiere come noi vengano ascoltate". E poi i rifiuti, tra cassonetti strapieni e porta a porta non proprio efficiente. "Chi viene qui da fuori dovrebbe quanto meno essere incentivato a lasciare pulito". 

Rappresentante di via Madonna dei Monti sarà invece il signor Pulika Calzini, della Taverna Romana di via Madonna dei Monti, nel rione da 40 anni, già fondatore dell'associazione omonima, un comitato di rappresentanza che comprende anche diversi residenti. "Con la Rete Rione Monti vogliamo tentare la strada del dialogo con chi abita il rione, l'unica possibile. E alimentare una rete di realtà socioeconomiche che lo mantengono vivo, la politica del 'no' non è la strada giusta. Dobbiamo confrontarci tutti quanti e raggiungere dei compromessi che tutelino tutti". Facendo appello anche al mondo politico, quello più bravo a dividere che a unire. "Abbiamo preso questa decisione anche per evitare che a livello mediatico qualcuno parli a nostro nome senza averne nè autorizzazione nè competenze" chiude Gargiulo. "Ci auguriamo che la politica possa collaborare con noi che siamo realtà importante di quest'area". 

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