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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Foro della Pace: scoperti i resti di una cittadella medievale

Grazie all'attività di scavo dell'università di Roma3, in accordo con la Soprintendenza speciale ai Beni archeologici di Roma, sono emerse tracce di insediamenti abitativi di età medievale

Nuovi ritrovamenti per il Foro della Pace. L'opera di Vespasiano costruita nel 75 d.C. si arricchisce di una nuova 'anima' medievale. Grazie all'attività di scavo dell'università di Roma3, in accordo con la Soprintendenza speciale ai Beni archeologici di Roma, sono emerse tracce di insediamenti abitativi di età medievale, databili dall'ottavo al tredicesimo secolo. Le ricerche, guidate dal professore Riccardo Santangeli Valenzani dell'ateneo romano, si sono concentrate su due diverse aree che rispondono a due fasi cronologiche diverse.

"Nella prima area - spiega Santangeli Valenzani - sono emersi resti legati ad attività produttive, forse metallurgiche, databili intorno all'ottavo secolo. Nella seconda area, pienamente basso medievale, databile al XIV secolo, sono stati messi in luce strutture di attività residenziali". I ritrovamenti sono il frutto della quinta campagna di scavo del Foro della Pace, cui ha dato vita il team universitario per sette settimane.

Nel corso delle ricerche, illustrate oggi pomeriggio, è emersa inoltre l'estremità reclinata di una delle gigantesche colonne del Foro di epoca imperiale: quindici metri di altezza, di granito rosa di Assuan, per 1.80 di diametro. Il pavimento del Tempio della Pace è sotto di noi, a circa quattro metri, e a questa quota abbiamo trovato evidenti tracce di insediamenti di età medievale, abitativi e produttivi". 

Pedonalizzazioni a parte, insomma, ci sono progetti di rilievo in cantiere per l'area dei Fori Imperiali. Il primo si chiama 'anastilosi' e riguarda il recupero delle suddette colonne che si punta a ricostruire e rialzare nel luogo originario. "Sono più piccole di quelle del Tempio della Pace - spiegano dalla Soprintendenza capitolina ai beni culturali - : colonna e capitello non superano i dieci metri di altezza complessiva". E il piano non finisce qui. 

"La soprintendenza del Comune di Roma ha in programma di realizzare un progetto, tuttora in fase di completamento: per il restauro della pavimentazione della sala della Forma Urbis - spiega Roberto Meneghini, archeologo e funzionario della Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali, responsabile dei Fori -; per l'apertura di un tunnel di collegamento tra le varie parti scavate del Foro della Pace, in modo da creare un unico percorso di visita che parte dalla via Sacra e attraverso il Foro della Pace si ricongiunga con il Foro Romano all'altezza della Curia. Infine una terza parte del progetto prevede il rialzamento e la ricomposizione di alcune delle colonne del portico occidentale del Foro della Pace, partendo dagli spezzoni, dai fusti delle colonne stessi che sono state trovati negli scavi del 1998-2000". 

"Per fare questo - aggiunge Meneghini - abbiamo realizzato una scansione laser di tutti questi frammenti di granito rosa d'Egitto che verranno ricomposti appena partirà il progetto. In questo modo chi si affaccerà da largo Corrado Ricci e guarderà verso il Foro Romano vedrà un colonnato che lo separa dal portico del Tempio della Pace. Penso che i tempi di realizzazione di questo progetto si aggirino intorno ai 2 anni e mezzo, forse 3 al massimo, perché ci sono fondi già stanziati dalla legge Roma Capitale".

"Sicuramente sono ulteriori tasselli verso una migliore valorizzazione dei Fori Imperiali. E' un progetto che la soprintendenza accarezza da oltre quarant'anni". Lo ha detto il direttore del Colosseo Rossella Rea presente all'illustrazione dei progetti futuri della Soprintendenza capitolina ai beni culturali per l'area dei Fori. Il Foro della Pace, ha ricordato Rea, "é il Foro più grande dopo il Foro Traiano ed è anche di estremo interesse. Sede di biblioteca, probabilmente di una scuola di medicina, sito dove venivano esposte opere d'arte di grandi scultori greci, e naturalmente nella sua aula di culto conteneva la grande statua dedicata alla Pace. Ampio più di 20 metri quadrati, per oltre la metà ancora è sotto via dei Fori Imperiali ed oltre. Gli scavi e le attività di restauro che si stanno conducendo da anni, sia da parte della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma, sia della sovrintendenza comunale con l'ausilio dell'università Roma Tre, consentono anno per anno di riportare in luce quanto restava ancora interrato dell'aula di culto in particolare".

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