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Colle Oppio, altro che restyling: dopo 5 mesi il parco torna terra di nessuno

Tutto inutile, o quasi, senza controlli e manutenzione. Il 29 gennaio scorso la fine dei lavori giubilari, oggi le pessime condizioni del parco, tra sporcizia e accampamenti abusivi sui prati

Qualcuno un miglioramento lo aveva notato, almeno nelle prime settimane. Poi la sporcizia, gli arredi rotti, le distese di cartoni che ospitani piccoli dormitori di senza tetto nei prati della zona alta, hanno fatto ripiombare i residenti nel baratro. Un triste deja vu quello nel parco di Colle Oppio. Gli interventi di riqualificazione non hanno dato i frutti sperati: a cinque mesi dal taglio del nastro, il livello di decoro del gioiello verde all'ombra del Colosseo è di nuovo ai minimi termini.  

Realizzati con 309mila euro, dotazione del Giubileo, i lavori di restyling sono terminati lo scorso 29 gennaio. A inaugurarli il sub commissario all'Ambiente, Camillo De Milato, e l'allora presidente del I municipio, Sabrina Alfonsi, poi rieletta. Accanto alle opere di ingegneria ambientale, per fermare il dilavamento delle colline, il pacchetto di interventi prevedeva anche una serie di azioni sul fronte decoro. Verde tirato a lucido, restauro delle fontane, fornitura idrica per l'irrigazione, sostituzione degli arredi urbani. Un'operazione a tutto tondo per restituire al parchetto un volto che non lo facesse vergognare davanti agli occhi dei migliaia di turisti in visita per l'Anno Santo. Tutto inutile, o quasi, senza controlli e manutenzione. 

E' la parte aperta al traffico che versa nelle condizioni peggiori. I prati ai lati di viale del Monte Oppio, incolti e pieni di cartacce, non sono esattamente "all'inglese", l'area giochi per bambini, tolte le altalene dove ancora, a terra, si legge un vecchio avviso "momentaneamente non utilizzabile", è circondata da panchine rotte e staccionate di legno divelte e abbandonate sul terreno. Tutt'intorno dormono i clochard, stesi su rettangoli di cartone. 

Sono almeno una decina nei pochi metri che circondano il recinto dello spazio giochi. I sacchetti con viveri e oggetti personali spuntano nell'erba tra un giaciglio e l'altro o tra i rami bassi degli alberi. E a ridosso del centro anziani, un uomo ha accatastato vecchi condizionatori e pezzi d'arredo d'ogni genere, realizzando indisturbato il suo personale rifugio. Non sono scene inedite. Da qualche anno Colle Oppio ospita a fasi alterne piccoli accampamenti di senza fissa dimora e migranti, con sgomberi della Polizia Locale, (l'ultimo lo scorso febbraio), che non hanno mai risolto la questione in via definitiva. Non è servito a molto nemmeno il servizio di chiusura notturna del giardino, assicurato dall'amministrazione municipale dopo il restyling.  

Parco di Colle Oppio - Foto Romatoday

A farne le spese, poi, non è solo il decoro. "Mi era sembrato che nei primi due mesi ci fosse molta più polizia, e infatti mi sentivo più tranquilla. E' tornato tutto come prima". Elena porta a spasso il cane due volte al giorno nel parco, da tre anni. "E' assurdo che non si riesca a fare qualcosa, subiamo scippi, spaccio, risse senza che nessuno faccia niente. I pezzi di legno che mancano sulle panchine se li portano via per bruciarli e fare il fuoco per cucinare. Nei prati è pieno di escrementi umani".  

Commenta lo stato del parco la consigliera d'opposizione Giusi Campanini (M5S), ex candidata alla presidenza del municipio, ieri in sopralluogo con gli attivisti pentastellati del territorio. "Ho lavorato molto alla causa di quest'area durante la scorsa consiliatura. Ho presentato mozioni, interrogazioni, atti di ogni genere per chiedere innanzitutto che venga chiusa la parte aperta al traffico. Chiudere la strada e togliere l'asfalto, ricongiugendo le due porzioni di parco, dedicando delle zone verdi al fitness o ad attività per i cittadini". E gli accampati? "E' il risultato di un'accoglienza senza regole. Il problema è monte". Anche se, è indubbio, "servono più controlli".

Sul tema interviene anche il consigliere di opposizione Stefano Tozzi (Fratelli d'Italia), ex candidato alla presidenza. "La situazione di Colle Oppio anche dopo la presa in giro dell'Alfonsi con la finta chiusura del parco di notte, che ora è di nuovo aperto, la denunciamo da anni. Il problema nasce a monte con l'ingresso indiscriminato di extracomunitari che vengono poi lasciati bivaccare. Dall'altro in una mancanza di controlli e decoro che la sinistra ci ha lasciato in eredità. Noi faremo la nostra parte stimolando la nuova amministrazione che visti gli inizi ci da poche garanzie. La soluzione è piano regolatore del decoro delle aree controllate, con affidamenti tramite  bandi delle aree dove mettere chioschi e far giocare a calcio i ragazzi al campo della Polveriere". 

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