Strisce verdi anti tavolini davanti ai bar del centro, la Sovrintendenza: "Cancellarle subito"

Niente strisce verdi, perché rovinano "il sedime stradale". Vanno cancellate subito. Il diktat arriva direttamente dalla Sovrintendenza al I Municipio con una lettera che non sembra prevedere appelli. Il confine per  tavolini e dehors fuori da bar e ristoranti del centro deve essere tracciato "con le borchie in ghisa".

Già, ma il sistema borchie richiede un iter complesso, e intanto da via della Greca si era pensato alla segnaletica orizzontale come una buona soluzione intermedia per far rispettare le regole, in attesa di mettere a punto il modello definitivo. 

A salutare le strisce verdi come rimedio perfetto, seppur provvisorio, lo stesso Fabrizio Panecaldo, capogruppo Pd in Campidoglio a fine agosto, quando la guerra estiva tra amministrazione e commercianti a colpi di blitz e sgomberi di funghi e tavolini era agli sgoccioli.

Presi di mira più di tutti dagli interventi della Polizia Locale, i ristoratori di piazza Navona ma non solo. Le strisce sono state posizionate per lo più a Campo de'Fiori e nei vicoli del Tridente, dove oggi però tocca fare un passo indietro. 

"Era semplicemente un mezzo per far rispettare le regole, certo adesso diventa difficile". A commentare a Romatoday l'ordine della Sovrintendenza, l'assessore al Commercio di via della Greca, Jacopo Emiliani Pescetelli. "Le borchie sono il punto di arrivo, ma serve un regolamento per normarle. Chi le monta e chi le paga?

Al momento stiamo valutando alcuni appalti, mel frattempo le strisce consentono anche alla Polizia Municipale di individuare rapidamente chi viola le regola. Dobbiamo lavorare insieme con la Sovrintendenza per il decoro, non ci deve essere uno scontro". Certo, lo ribadisce, "così diventa difficile".