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Dormitori tra le aree archeologiche: sgomberati diversi "accampamenti"

L'intervento è stato portato a termine dagli agenti del Nucleo Assistenza Emarginati del I gruppo. Tornati fruibili la statua di San Francesco a Porta San Giovanni, un tratto di mura, villa Celimontana e la salita San Gallo

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Degrado e sporcizia, ma anche storie di miseria e indigenza. Una serie di siti archeologici trasformati in giacigli e accampamenti di fortuna da sbandati senza fissa dimora è stata sgomberata oggi dagli agenti del Nucleo Assistenza Emarginati del I Gruppo insieme allo speciale Nucleo Decoro Urbano.

Gli agenti e le squadre dell’AMA hanno provveduto, oltre allo sgombero di masserizie, materassi, cumuli di sporcizia e rifiuti organici, anche alla disinfestazione generale dei siti liberati.

Tornano così fruibili anche  dai cittadini i giardini attigui alla statua di San Francesco a Porta San Giovanni, le mura aureliane nel tratto di via Carlo Felice, Piazza Dante, via Statilia, Villa Celimontana e la Salita San Gallo che venivano utilizzati come rifugio da persone senza fissa dimora.

Sconcertante, agli occhi degli operatori, la situazione al di sotto della rampa del parcheggio Gianicolo a piazza della Rovere dove un cittadino polacco al momento dell’intervento si lavava indossando solamente un paio di slip.

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