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Ritrattisti contro il Comune: "Regolamento illegittimo, prima si rispettino graduatorie"

L'avvocato dei pittori ha diffidato il Campidoglio dall'emanazione di nuove norme per l'assegnazione delle postazioni, perché prima, come già ordinato dal Tar, tocca rispettare lo scorrimento delle graduatorie del 2002

"Il nuovo regolamento presentato dal Comune è illegittimo sia da un punto di vista amministrativo che civile". Lo scontro tra i pittori di strada e l'amministrazione è in corso. Anzi, quella delle ultime ore è solo l'ultima puntata di una querelle che va avanti da anni. 

A lanciare l'offensiva legale è l'avvocato dei ritrattisti, Giuseppe Cavallaro, che ha diffidato il Campidoglio dall'emanazione di nuove norme per l'assegnazione delle postazioni, perché prima, come già ordinato dal Tar, tocca rispettare lo scorrimento delle graduatorie del 2002 o, in alternativa, si legge sulla sentenza, "laddove sussistano ragioni di diritto o di opportunità per non procedere a tale scorrimento, rendendole note con la necessaria esaustività". Nessuna di queste due cose sarebbe stata fatta. 

"Il termine di 60 giorni concesso dal tribunale all’amministrazione scade il 17 luglio 2015 - rende noto l'avvocato - ma ad oggi la stessa non ha ottemperato a quanto stabilito dal TAR Lazio, ma anzi, senza alcuna reale ragione di diritto o di opportunità sta tentando di emanare un nuovo regolamento al fine di dimezzare il numero di pittori, ritrattisti e caricaturisti non solo abbattendo il numero di posti disponibili ma richiedendo delle condizioni per la partecipazione estremamente difficili da ottenere, di fatto privando la metà di coloro che per 30 anni hanno svolto questo lavoro nel rispetto della normativa e con il pieno possesso dei requisiti del loro lavoro".

Il nuovo regolamento sarebbe una bozza di delibera licenziata dalla Commissione Cultura. Prevede la riduazione del numero di postazioni, da concentrare esclusivamente nell'area di piazza Navona e in numero dimezzato, da 50 a 25. Poi un albo della categoria e una commissione che valuta i requisiti. Tutto "illegittimo" per l'avvocato, che chiede lo scorrimento delle graduatorie già esistenti del 2002, quelle legate al bando precedente, scaduto e non rinnovato. 

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