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Via di Ripetta pedonale? "Diventerà il regno del tavolino selvaggio"

Continua la guerra sulla pedonalizzazione di via di Ripetta. I negozianti si scontrano a suon di raccolta firme e proteste. E intanto prosegue il restyling

C'è chi si batte per un'isola pedonale e chi invece è in trincea per tenere aperto al traffico. La guerra per (o contro) la pedonalizzazione di via di Ripetta va avanti a colpi di firme, proteste e dichiarazioni di intenti. Gli esercenti si spaccano fra chi, come Giulia D'Angelo della 'Libreria del Mare', è favorevole a liberare la via del tridente da sosta e via vai delle auto e chi invece, come Annibale Mastroddi, lo storico macellaio della via, è assolutamente contrario e, insieme ad altri 'detrattori' del progetto, ha dato vita ieri mattina a una 'passeggiata' di protesta.  

LE RAGIONI - "Il carico e scarico merci è impossibile, la strada pedonalizzata sarà invasa dai tavolini selvaggi e dalle bancarelle abusive e diventerà un'altra zona della movida come Campo dè Fiori o San Lorenzo". Queste le paure sul fronte del 'no' in aperto contrasto con chi invece, in questi giorni di restyling, si sta godendo "l'oasi felice senza le macchine in sosta o l'inquinamento dei torpedoni". Lo stop al traffico però è solo temporaneo e reso necessario dai cantieri aperti. Se la pedonalizzazione sarà realtà infatti non è dato saperlo e le due raccolte firme alimentano un braccio di ferro che è in corso tanto in strada quanto in Campidoglio. Insomma, sul destino di via di Ripetta le certezze sono poche e molte le polemiche.

RESTYLING E POLEMICHE - I lavori di restyling, quelli partiti a fine agosto e annunciati a gran voce dall'assessore Ghera, vanno avanti. Ma la partita è ancora più che aperta. Stiamo andando veramente nella direzione di una pedonalizzazione? Così voleva il progetto Millennium con quei 900 mila euro stanziati per liberare via di Ripetta dal caos delle auto. E così dovrebbe essere, stando anche a quanto ribadito dall'assessore Dino Gasperini. Sulla carta via di Ripetta diventerà pedonale quando saranno finiti i lavori al parcheggio del Galoppatoio da dove, con un trenino sotterraneo, si arriverà al tridente. Peccato che, a quanto evidenziato a più riprese da blogger e politici (in particolare Umberto Croppi), i lavori non presentino le caratteristiche di un progetto di pedonalizzazione.

Ad attaccare per primo l'operato del Campidoglio è stato il blog 'Romafaschifo' che in un articolo ha parlato di soldi buttati perché inutili a fermare "l'assalto delle auto che rendono infrequentabile il marciapiede"."Via di Ripetta - si legge nel post - rimarrà un parcheggio con un'aggravante: le auto che oggi parcheggiavano abusivamente dal lato vietato mettendo le ruote sui vecchi marciapiedi, domani lo faranno mettendo le ruote sui nuovi marciapiedi". L'obiezione principale che viene mossa al restyling è la decisione di non restringere la strada ad una carreggiata allargando i marciapiedi. Eppure, sul sito di Agenzie per la Mobilità, si legge ancora oggi che la strada verrà chiusa al traffico.

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