rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Centro Viale Aventino

Parco della Resistenza: da luogo degradato ad area giochi inclusiva

L’idea nasce grazie all’iniziativa di un gruppo di cittadini che si sono riuniti nell’Associazione Ancilia. Decisi a contrastare lo stato di totale abbandono in cui versava l’area verde

Da luogo degradato a novità assoluta per Roma. L’area giochi del Parco della Resistenza, chiusa da quasi due anni per ragioni di sicurezza legate alla presenza alberi e rami pericolanti, è stata trasformata nel il primo parco giochi “inclusivo” della città, e questa mattina si è svolta una iniziativa per festeggiare la fine dei lavori e la riapertura al pubblico.

L’IDEA - L’idea nasce grazie all’iniziativa di un gruppo di cittadini che si sono riuniti nell’Associazione Ancilia. Decisi a contrastare lo stato di totale abbandono in cui versava  il Parco della Resistenza dell’8 settembre, unico polmone verde dei quartieri Aventino, Testaccio, San Saba e Ostiense, questi cittadini hanno messo a disposizione del Comune di Roma energie, risorse e mezzi per provare a far rinascere il parco, coniugando anche solidarietà ed un’attenzione particolare verso i bambini con disabilità.

ASSOCIAZIONE ANCILIA - L’Associazione Ancilia, con il sostegno del Municipio Roma I, ha presentato un progetto – risultato poi tra i vincitori del bando Acea Per Roma - per ristrutturare l’area giochi esistente, rendendola completamente priva di barriere architettoniche e pienamente accessibile.  L’area è stata attrezzata con Giochi appositamente pensati per essere utilizzati anche da bambini non vedenti, con difficoltà motoria o altre disabilità, su modello di quanto già realizzato nel nord Europa e in altre città italiane.

IMPEGNO CIVICO - Sono felice del fatto che il primo parco con queste caratteristiche a Roma sia stato realizzato nel nostro territorio. Siamo qui - le parole di Sabrina Alfonsi, intervenuta alla festa insieme ad Alessandra Ferretti ed Anna Vincenzoni - per festeggiare una cosa che dovrebbe rappresentare la normalità, e cioè un luogo dove i bambini, tutti i bambini, possono incontrarsi e giocare tra loro senza impedimenti. La realizzazione di altre aree giochi come questa in ogni quartiere deve rappresentare un obiettivo per la nostra città, per cui sarà necessario trovare le risorse, anche ricorrendo all’aiuto di sponsor privati. Il risultato di oggi lo dobbiamo all’impegno civico ed alla tenacia di un gruppo di cittadini che hanno saputo relazionarsi nel modo giusto con l’Amministrazione, che ha avuto il solo merito di sostenerli in questa loro iniziativa. A loro, e ad ACEA che ha messo a disposizione le risorse economiche, va il nostro ringraziamento”.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parco della Resistenza: da luogo degradato ad area giochi inclusiva

RomaToday è in caricamento