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Martedì, 16 Aprile 2024
Centro Borgo / Via del Mascherino

Borgo Pio, sul McDonald's in arrivo è scontro tra Comune e municipio

L'assessore Adriano Meloni: "La competenza è municipale". Sabrina Alfonsi: "Il municipio condivide la preoccupazione dei residenti, ma non è in condizione di negare l'autorizzazione"

Un McDonald's a Borgo Pio a ridosso del Vaticano? "E' una questione di competenza municipale". Così l'assessore al Commercio Adriano Meloni ha liquidato l'affaire del fast food pronto ad aprire in via del Mascherino con la licenza acquistata da una trattoria di cucina locale. Ha anche detto che attenderà di visionare gli atti prima di esprimersi a riguardo. "Non ho ancora visto le carte, appena le vedrò potrò pronunciarmi meglio".

Ma lo "scarica barile" non è piaciuto alla presidente della City romana, Sabrina Alfonsi. Che ha replicato subito: "Noi abbiamo chiesto delle riunioni, il 27 luglio abbiamo mandato la comunicazione, per valutare sul serio le situazioni di criticità del Municipio. Solo oggi (mercoledì, ndr) l'assessore Meloni ci risponde tramite agenzie, scoprendo che la vicenda del Mc Donald's è municipale. Noi già lo sapevamo. Nessuno mette in discussione la questione delle regole, ma allo stato attuale il municipio, pur condividendo le preoccupazioni dei residenti sul futuro di Borgo Pio, non è in condizione di negare l'autorizzazione". 

La licenza del ristorantino tradizionale, lo ricordiamo, è già stata acquistata e la catena di fast food ha chiesto il permesso al municipio per il trasferimento dell'attività in un locale di 600 metri quadrati. A rivoltarsi i residenti del Comitato salvaguardiamo Borgo e il Codacons, associazione dei consumatori, che ha annunciato un imminente ricorso al Tar, forti del regolamento che tutela il patrimonio Unesco. 

"Questa autorizzazione non può essere rilasciata - ha spiega il Comitato in una lettera diretta alla sindaca Raggi - è in contrasto con le disposizioni del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio che tutelano le attività commerciali tradizionali, quali espressione dell'identit culturale collettiva, ma anche e soprattutto perché il provvedimento autorizzatorio sarebbe assunto dal I municipio in aperta violazione delle disposizioni del vigente regolamento comunale". Violazione che al parlamentino non risulta, come detto dalla presidente: "Non siamo in condizione di negare l'autorizzazione".

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