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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Giardino degli Aranci: il belvedere torna a risplendere grazie ai mecenati 

Sottratto al degrado, lo storico giardino diventa simbolo del Natale di Roma 2016. Oggi la presentazione del restauro ad opera della fondazione Sorgente Group

Nuovi prati, il brecciolino bianco che copre i vialetti, cancelli funzionanti, panchine in travertino e ghisa, cespugli e arbusti verdi. E una manutenzione quotidiana garantita dai privati per un anno. Il Giardino degli Aranci, gioiello verde della Capitale, torna agli antichi splendori, grazie all'intervento di restyling della fondazione Sorgente Group. Sottratto al degrado, lo storico belvedere diventa simbolo del Natale di Roma 2016, un regalo alla Città Eterna per il suo 2769esimo compleanno. 

L'iniziativa di recupero è stata presentata oggi dal commissario Tronca, insieme alla presidente del I municipio, Sabrina Alfonsi, al direttore del Servizio Giardini, Antonello Mori, al presidente della Fondazione, Valter Mainetti, alla vicepresidente, Paola Mainetti, e al direttore scientifico, Claudio Strinati. Un progetto pilota, tutto incentrato sulla sinergia pubblico-privato, resasi indispensabile per coprire il vuoto lasciato dall'amministrazione sul verde cittadino, tra appalti fermi dopo Mafia Capitale e bilanci ridotto all'osso. 

"Ci sono voluti cinque mesi - ha spiegato Paola Mainetti - per riportare l'area alla originaria bellezza, ma ora il lavoro che ci aspetta è mantenerlo in questa condizione, non solo con attività di manutenzione ordinaria, ma soprattutto cercando i promuovere con la cartellonistica e l'adeguata vigilanza un comportamento dei visitatori consono ai valori storici e ambientali del luogo". Già, perché il lavoro della fondazione non si ferma al restauro di prati, buche, arredi. Seguirà la manutenzione ordinaria dei privati per tutto il 2016, con l'apertura e chiusura giornaliera dell'area e interventi di pulizia ogni tre giorni. "Questo genere di iniziative, corrisponde in pieno alla nostra idea di governo del territorio - spiega la presidente Alfonsi - attraverso la partecipazione attiva e il contributo finanziario di cittadini e imprese che hanno a cuore la nostra città". Giardino Aranci inaugurazione 3-2

La convenzione è stata firmata a novembre 2015, e ha posto le basi per un disciplinare tecnico manutentivo applicabile a tutte le aree verdi di pregio. Una porta aperta ai mecenati che hanno cuore le bellezze artistiche della città . "Rientra tra le strategie di miglioramento e di cura delle aree verdi di pregio - ha spiegato Antonello Mori - con il contributo e la collaborazione di soggetti privati in qualità di mecenati, Roma è dotata di un patrimonio vegetale ricchisimo, prezioso e variegato, tale da poterla considerare una città giardino. Il suo patrimonio verde va curato e salvaguardato nel tempo". Un primo esperimento per il verde storico, ma già attuato in miniatura per le piccole aree del I municipio. 

"Abbiamo lavorato al progetto come facilitatori - spiega Alfonsi - per quanto l'area sia di competenza di Dipartimento e Soprintendenza, perché è sull'onda di Roma sei Mia e Nuova Linf, bandi del municipio con cui stiamo facendo opere minori grazie all'aiuto dei privati, penso all'Anfiteatro della quercia del Tasso, dove la fondazione Bambin Gesù sta restaurando il muro". Il Comune non ce la fa da solo? "Purtroppo manca da tempo il livello base della manutenzione, dobbiamo ripartire da lì". E dagli aspetti legati alla sicurezza. La fondazione ha richiesto l'aiuto di vigili e forze dell'ordine per il controllo costante anti bivacco. "Ci stiamo lavorando - conclude Alfonsi - la via migliore è ricorrere a carabinieri e poliziotti in congedo, come già avvenuto nel rione Esquilino dove la fondazione Enpam ci sta dando una mano per la riqualificazione di piazza Vittorio".

Inaugurazione del Giardino degli Aranci - foto Romatoday

Il Giardino degli Aranci torna agli antichi splendori

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