rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Centro

Il I Municipio mappa le caldarroste: la metà sono di Tredicine

Un elenco con le postazioni e le generalità del titolare pubblicato dal I Municipio. Trentotto in totale divisi per zone. La metà delle licenze appartiene alla famiglia Tredicine

mappa-8
Solo dieci sono in via del Corso, cinque in zona Navona. Poi c'è piazza di Spagna, Termini, Repubblica, via Cavour, il Vaticano. I venditori di castagne, in gergo 'caldarrostari', sono famosi in tutta Roma. Coni di marroni fumanti quasi solo per turisti, visti i prezzi da gioielleria, che il Comune ha deciso di mappare. 

Un elenco con le postazioni, regolarmente provviste di licenza, pubblicato dal I Municipio. Trentotto in totale divisi per zone. Un metro quadrato per sgabello, fornello e ombrellone che costano 221 euro di canone annuo in zona 1 (Vaticano) e 293 nelle zone centrale (2,3 e 4). 

I dati comprendono ubicazione delle postazioni e generalità dei titolari. O, sarebbe quasi il caso di dire, "del titolare". Quello delle caldarroste è quasi un monopolio, come si evince piuttosto chiaramente dai nomi pubblicati. La leggendaria famiglia Tredicine la fa da padrone, con Alfiero, il più anziano, Dino e Tania Donatella. In tutto hanno 17 postazioni su 38, la metà. D'altronde sono loro i pionieri della categoria. 

Alfiero Tredicine è figlio del famoso Donato, il primo caldarrostaio di Roma, emigrato dall'Abruzzo. E fondatore dell’impero dei camion bar. Lo stesso Alfiero si è scagliato settimane fa contro un emendamento del decreto Valore Cultura per la limitazione delle postazioni dei camion bar nelle aree monumentali.  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il I Municipio mappa le caldarroste: la metà sono di Tredicine

RomaToday è in caricamento