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V Municipio: "Da gabrielli servono fatti. Parole stanno a zero"

"Il Consiglio municipale aperto è stato preceduto da un incontro a porte chiuse tra la giunta e il Prefetto"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

"E' molto significativo che ieri alla "prima" del neo Prefetto Gabrielli in V Municipio siano giunti numerosi cittadini: è il segno evidente dell'insoddisfazione collettiva nei confronti delle inefficienti politiche su sicurezza e vivibilità, attuate da questo Campidoglio. Di una cosa, inoltre, siamo rimasti molto delusi: il Consiglio municipale aperto è stato preceduto da un incontro a porte chiuse tra la giunta e il Prefetto. Una sorta di confidenziale "tete a tete", da cui sono rimaste inspiegabilmente fuori le opposizioni consiliari. Si tratta di un atteggiamento sospetto e irrispettoso nei riguardi di chi quotidianamente, nominato dai cittadini, si batte per il bene comune del degradato quadrante capitolino. Che dire, poi, delle parole di Gabrielli? Nessun impegno chiaro e specifico è stato preso sulle maggiori criticità del V Municipio: rifiuti, spaccio, prostituzione, degrado e roghi tossici. Solo promesse generaliste senza un cronoprogramma concreto e tangibile. Cosi non va bene. Il prefetto ha promesso comunque di tornare tra un paio di mesi: speriamo che da oggi a 60 giorni si lavori affinché questo Municipio non rimanga la solita terra dimenticata da Dio".

Così il senatore FI, Francesco Aracri, il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi, e il capogruppo consiliare FI al V Municipio, Claudio Giuliani.

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