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Tor Tre Teste

Una strada in mezzo al parco: a Tor Tre Teste è rivolta contro la Prenestina bis

Ieri la manifestazione del comitato di quartiere per protestare contro il progetto ormai considerato obsoleto e inutile: “Sventrerà il parco e non risolverà i problemi di traffico, non essendo previsto un collegamento con il raccordo”



Immersi nel verde,  tra il campetto di calcio e i giochi per bambini, ci sono delle strane statue a forma di piramide. Non è la trovata di un artista eclettico di ultima generazione ma la prova che il parco di Tor Tre Teste potrebbe essere presto sventrato da una nuova arteria stradale, la tanto discussa Prenestina bis. Quei blocchi di cemento, infatti, delimitano l'ipotetico percorso a 4 corsie che dovrebbe passare nel quartiere.

Ieri, all'incrocio tra via Candiani e via Targetti, nel verde da poco attrezzato per gli amanti della forma fisica (e forse a breve distrutto), il Comitato di quartiere Tor Tre Teste ha organizzato l'ennesimo sit in, coinvolgendo cittadini, esponenti di associazioni sportive e del VII Municipio per dire che: “La prenestina Bis, così come concepita su carta, non la vogliamo. Sarebbe uno scempio per il quartiere”, ha dichiarato il presidente del Cdq Roberto Villani. Non risolverebbe i problemi di traffico senza collegamento col raccordo, creando disagi di inquinamento acustico, distruzione di verde e svalutazione delle case di chi vive qui”.

  I cittadini della zona saranno inondati di gas inquinanti e di rumore
 
Il progetto, secondo i manifestanti, non può più andar bene come concepito negli anni 80, quando ancora quella parte di periferia romana non aveva il nucleo abitativo che vanta oggi.  “Anch'io all'epoca fui promotore del progetto della Prenestina Bis”, ha raccontato a Roma Today l'ex consigliere comunale Luigi Panatta, “perchè a quel tempo poteva servire a risolvere disagi di traffico senza crearne altri visto che i nuclei abitativi non c'erano. Oggi, però, sono il primo a battermi perchè così com'è pensata non si faccia”.

Secondo il progetto originario, la strada dovrebbe partire dall’incrocio di viale Palmiro Togliatti ed arrivare all’incrocio via Longoni, per poi proseguire in superficie, parallelamente alla Prenestina, fino all’incrocio via Targetti /via Candiani. Va tenuto presente che la Prenestina Bis è una strada ad alta velocità con due corsie per senso di marcia, con uno spartitraffico e dei muri di sostegno laterali. Larghezza totale prevista circa 15/20 metri con impatto ambientale non indifferente.

“Sventrerà il parco adiacente all’istituto Sacro Cuore e proseguirà dove attualmente sono siti campi di calcio e di calcetto, piscine e campi da tennis, gran parte di tutto questo verrà distrutto”, hanno spiegato i membri del comitato. “Inoltre eliminerà i collegamenti interni del nostro quartiere con l'Alessandrino. Come farà chi dovrà portare i bambini alla scuola delle suore o chi vuole raggiungere il Quarticciolo da Tor Tre Teste? I cittadini residenti nel rettangolo tra Prenestina, via Candiani, via Staderini e la Prenestina Bis, saranno inondati di gas inquinanti e di rumori eccessivi dovuti al passaggio di auto e camion che vi circoleranno, l’impatto ambientale sarà devastante”.

  Con la rivalutazione del Centro Carni si potevano trovare i soldi per interrare la strada
 
Nella sua attività instancabile di protesta, iniziata qualche anno fa sotto la giunta Veltroni, il movimento capeggiato da Roberto Villani ha anche elaborato soluzioni, presentate di recente al sindaco Alemanno che, con i suoi poteri di Commissario straordinario alla mobilità, potrebbe modificare il progetto se pur appaltato. “Si potrebbero evitare i disagi”, hanno spiegato ancora i cittadini, “eliminando la rotatoria dell’incrocio via Targetti /via Candiani e far si che tutto il tratto dalla prima rotatoria fino al congiungimento con via di Tor Tre Teste  venga fatta in sotterranea”.

La risposta del Campidoglio, in via definitiva, non è ancora arrivata. Ma l'assessore Fabrizio Ghera ha tranquillizzato i cittadini dichiarando che “il tronco stradale di nuova costruzione è al momento oggetto di approfondimenti e verifiche progettuali in collaborazione con la Soprintendenza archeologica di Roma al fine di accertare la fattibilità di soluzioni alternative di minimizzazione dell'impatto sull'ambiente e sull'area verde''.

Al comitato di Tor tre teste questo non basta: “vogliamo documenti che attestino questa disponibilità”. Anche l'organo politico del VII Municpio ha sposato nella sua interezza la causa degli abitanti di Tor Tre Teste. Mercoledì, infatti, nel corso del consiglio municipale saranno presentati due ordini del giorno, uno a firma del Pd l'altro Pdl, che insistono sulla necessità della modifica del progetto.

“Ci hanno detto che non ci sono i soldi per fare l'interramento della strada – ha dichiarato il consigliere del  VII, Cecilia Fannunza (Pd) – Noi i soldi li avevamo individuati con la rivalutazione del Centro carni che però dopo la cessione ad Ama non sono più disponibili, ecco perchè le due vicende sono legate a doppio nodo. Anche se il progetto viene dalle scorse amministrazioni l'attuale governo comunale ha avuto nel nostro quartiere molti voti per le promesse sulla Prenestina Bis, è bene che il sindaco non se ne dimentichi”.

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